Tre ultrà della Nord denunciati
Raid contro auto degli interisti

Le gomme bucate alle auto dei tifosi interisti in via Spino mercoledì sera forse erano solo la prima parte dell'agguato. Lo sospetta la Digos, che qualche ora dopo il raid teppistico ha bloccato tre ultrà atalantini armati di spranghe mentre si aggiravano nella zona in scooter.

Le gomme bucate alle auto dei tifosi interisti in via Spino mercoledì sera forse erano solo la prima parte dell'agguato. Lo sospetta la Digos, che qualche ora dopo il raid teppistico ha bloccato tre ultrà atalantini armati di spranghe mentre si aggiravano nella zona in scooter.

Secondo gli investigatori, i tre contavano di trovare ancora i supporters avversari appiedati. Ciascuna delle 7 vetture colpite aveva infatti più di un pneumatico forato e dunque gli occupanti avrebbero dovuto attendere parecchio a quell'ora - era quasi la mezzanotte di mercoledì - prima di reperire un gommista.

Le supposizioni degli inquirenti restano però tali: non essendo provato il nesso fra i due episodi, gli ultrà della Nord sono stati denunciati solo per il possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere. Si tratta di un ventitreenne lecchese, reduce da Daspo; di un trentaseienne della città, denunciato pure per guida in stato di ebbrezza (lo scooter è stato sequestrato, essendo il tasso alcolico superiore all'1,5 grammi di alcol per litro di sangue); e del ventottenne di Urgnano già condannato per l'aggressione a tre tifosi moldavi dell'Inter che la sera del 22 maggio 2010 festeggiavano nel centro di Bergamo la conquista della Champions. Per i tre potrebbe profilarsi il Daspo.

Il raid contro le vetture durante la partita. La sorpresa dopo le 23, quando hanno i tifosi interisti hanno potuto lasciare il settore ospiti e sono stati riaccompagnati in via Spino. Il grosso della tifoseria è ripartito sulle proprie auto, gli appiediati hanno rischiato invece di rimanere isolati. Annusato il pericolo, hanno così deciso di avvertire le forze dell'ordine.

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