Pirovano secco su Porta Sud
«Io non caccio manco un euro»

«Io non caccio manco un euro». Figuriamoci i 200 mila necessari a garantire uno straccio di futuro a Porta Sud nei prossimi due anni. Ettore Pirovano, presidente della Provincia, è lapidario: «Porta Sud deve diventare una Srl da 20 mila euro. Punto».

«Io non caccio manco un euro». Figuriamoci i 200 mila necessari a garantire uno straccio di futuro a Porta Sud nei prossimi due anni. Ettore Pirovano, presidente della Provincia, è lapidario: «Io non caccio più nulla per inseguire le fisime di qualcuno: Porta Sud deve diventare una Srl da 20 mila euro. Punto».

Un messaggio forte e chiaro alla 3ª Commissione di Palafrizzoni che martedì 31 gennaio (dalle 17,30) ascolterà il presidente di Porta Sud, Pierluigi Buzzanca, fare il punto della situazione sull'area dello scalo merci. In realtà la relazione è nota e il quadro sufficientemente chiaro: servono soldi.

E nuovi soci. Quelli attuali sono Palafrizzoni, Sistemi Urbani (società del gruppo Ferrovie), Camera di Commercio e appunto Provincia. Al 35 per cento il Comune e le Ferrovie, al 20 Via Tasso, il resto è dell'ente camerale. Ma non è un mistero che Pirovano sia perplesso sull'operazione, al punto di aver subordinato in un recente passato la permanenza della Provincia ad una sola, semplice, condizione: non tirar fuori il becco d'un quattrino. Appunto.

«Non ci metterei nulla nemmeno in tempi normali, figuriamoci adesso» prosegue il presidente della Provincia. «La palla è in mano al Comune che deve trovare il modo per ingolosire i privati su quei 138 mila metri quadri che può mettere in campo».

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