Nuovo ospedale e i costi in più
«Si può trattare: 30-35 milioni»

Sul nuovo ospedale alla Trucca «pende» una causa da 150 milioni di euro, chiesti dai costruttori per i lavori in più che sono stati eseguiti. Ma «potremmo accettare una transazione sui 30-35 milioni», dice Vito Degennaro, amministratore unico della Dec Spa.

«Lo dico chiaro: con la causa intentata agli Ospedali Riuniti non abbiamo alcuna intenzione di rubare niente. Semplicemente, le riserve che abbiamo avanzato hanno una motivazione chiara: i lavori che abbiamo dovuto fare in più non sono dovuti a nostra responsabilità. Quindi, ci vanno pagati. Ma siamo pronti a un accordo: a fronte dei 150 milioni che abbiamo richiesto, potremmo accettare una transazione sui 30-35 milioni. Non vogliamo fare la guerra a nessuno, e ci sta a cuore che l'ospedale apra».

Vito Degennaro, amministratore unico della Dec spa, l'impresa di costruzioni barese che ha vinto, a capo di una Ati (Associazione temporanea d'impresa), l'appalto principale e integrativo per la realizzazione del nuovo ospedale di Bergamo butta la sua offerta sul tavolo.

La causa che la Dec ha intentato all'Azienda ospedaliera è alle prime battute: è stato nominato il Ctu, consulente tecnico d'ufficio, che dovrà vagliare riserve avanzate dall'impresa costruttrice punto per punto e misurare la «replica» scritta dell'Azienda ospedaliera.

«I lavori alla Trucca sono alle ultime fasi, il collaudo è in corso, è partita la realizzazione della trincea drenante – continua Degennaro –. E noi, come da appalto, saremo qui 10 anni, perché incaricati anche della manutenzione: non vogliamo fare la guerra a nessuno. La data fissata per il deposito della valutazione affidata al Ctu è il 30 settembre, mentre il 30 ottobre è la prossima udienza: io sono fiducioso che prima di queste scadenze si possa arrivare a un accordo transattivo».

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