Tetti, una raffica di incendi
Il killer? La canna fumaria

Per i vigili del fuoco sono il «nemico pubblico numero 1» nei mesi invernali, tanto pericolose quanto sottovalutate. Le canne fumarie dei camini e degli impianti di riscaldamento domestici ogni anno sono la causa principale di decine di incendi.

Per i vigili del fuoco sono il «nemico pubblico numero 1» nei mesi invernali, tanto pericolose quanto sottovalutate. Le canne fumarie dei camini e degli impianti di riscaldamento domestici ogni anno sono la causa principale di decine di incendi.

Basta un po' di sporco nel condotto o un isolamento non a regola d'arte per veder divampare le fiamme e ritrovarsi col tetto distrutto. Il pericolo è tutto scritto nei dati degli interventi compiuti dai vigili del fuoco negli ultimi mesi: da settembre a gennaio il comando di Bergamo e i distaccamenti della provincia sono intervenuti ben 128 volte per spegnere incendi di canne fumarie, praticamente una volta al giorno.

L'allarme è partito in sordina a settembre con 5 incendi, poi a ottobre e novembre ha iniziato a farsi sentire di più con 15 roghi per ciascun mese, che a dicembre sono diventati 18. A gennaio il boom: 75 incendi in 31 giorni.

Dal 115 di Bergamo a illustrare il fenomeno è il caposquadra Domenico Remonti: «Il dato di dicembre – spiega – è in controtendenza: abbiamo registrato una diminuzione degli incendi di canne fumarie rispetto allo stesso mese degli anni scorsi. Il motivo è legato al fatto che le temperature a dicembre sono state più miti e c'è stato un utilizzo minore degli impianti».

Tutti i dettagli e i consigli per evitare guai sono su L'Eco di Bergamo del 13 febbraio

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