Tangenti e «case vacanza»
«Da Moioli aiuti a Mercadante»

Nella richiesta di custodia cautelare nell'inchiesta sulle «case vacanze» del Comune di Milano, i pm  avrebbero ricostruito la cerchia di persone disposte ad «aiutarsi». Sarebbero in tutto 10 e vi figurerebbero, tra gli altri, Mariolina Moioli e il prefetto di Milano, Lombardi.

Nella richiesta di custodia cautelare nell'inchiesta sulle «case vacanze» del Comune di Milano, i pm  avrebbero ricostruito la cerchia di persone disposte ad «aiutarsi». Sono in tutto 10 e vi  figurano Mariolina Moioli e il prefetto di Milano, Lombardi.

Nello schema della cerchia, che, secondo l'accusa, avrebbe agito con il meccanismo dello «scambio di favori», compaiono 10 persone: Carmela Madaffari («direttore centrale assessorato Moioli» scrivono i pm e aggiungono «la figlia affitta casa da istituto dei ciechi»); A. Alessio («figlia di Madaffari, ottiene incarico in Fondazione Adolfo Pini, locataria di immobile di istituto ciechi»); Mariolina Moioli («nomina Mercadante direttore servizi minori e giovani, assume Pezzoli come dirigente servizi nella sua segreteria. Figlia affittuaria istituto ciechi»); Giulia Pezzoli («finito l'incarico con il Comune viene assunta da Fondazione Pini per progetto uno sguardo ..»); Patrizio Mercadante («uomo di fiducia di Moioli. Direttore di settore del suo assessorato. Finanzia Fondazione Pini 'uno sguardo ...' e poi ottiene consulenza»); Callarotti («p.o. settore minori e staff di Mercadante»); Antonio Picheca («Viene nominato commissario straordinario Fondazione Pini da Lombardi. Dà consulenza a Mercadante pagata 20 mila euro. Dà appartamenti in locazione, assume presso la Fondazione Pini, campagna elettorale Moioli, dà incarico a Callarotti e Alessio»); Gian Valerio Lombardi («Figlio affitta appartamento da istituto ciechi. Si attiva, su richiesta di Picheca per trovare impiego migliore a Mercadante»); Faranda («amica di Mercadante, riceve pagamenti da Fondazione Pini per prestazioni inesistenti»); Sciolti («riceve denaro per prestazioni inesistenti. È nipote di Mercadante»).

Nello schema sono presenti delle freccette che mettono in relazione i vari personaggi: i pm collegano con due frecce Moioli e Mercadante, il funzionario comunale arrestato, al Prefetto Lombardi, a sua volta collegato a Picheca, segretario generale dell'Istituto dei Ciechi finito in carcere.

I pm di Milano Grazia Pradella e Tiziana Siciliano nella loro richiesta di custodia cautelare si soffermano su Moioli con queste parole: «Così il potente personaggio politico, Mariolina Moioli, coadiuvata da Madaffari (Carmela, ex dirigente assessorato, ndr), promuove delibere di Giunta che danno enormi poteri di finanziamento a Mercadante che li utilizza per avvantaggiare, oltre che se stesso, l'avvocato Picheca, ovvero colui che, tramite la prestigiosa (per tradizione ma purtroppo non per l'attuale gestione) fondazione milanese dell'Istituto dei Ciechi, dispensa appartamenti a prezzi davvero appetitosi».

Giulia Pezzoli, addetta alla segreteria dell'ex assessore del Comune di Milano Mariolina Moioli, Antonio Picheca, Segretario dell'Istituto dei Ciechi e commissario della fondazione Adolfo Pini, e Patrizio Mercadante, secondo i pm «sono stati degli attivissimi della campagna elettorale della lista Moioli/Moratti».

Nel rilevare come il coinvolgimento della Pezzoli e di Mecadante «supera di molto il semplice sostegno» perchè «gestiscono di fatto le imponenti spese della campagna elettorale della Moioli», i magistrati nella loro istanza hanno riportato alcune mail che forniscono «un ulteriore elemento interpretativo dei fatti di reato commessi. Le campagne elettorali costano e i nostri lo sanno bene - scrivono i pm-: 5100 euro solo per far girare camioncini con manifesti a vela riportanti l'effigie della candidata Moioli o di altri candidati della lista».

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