Lavori all'ex collegio Baroni
Cambia la viabilità in Pignolo

Riapre lunedì - maltempo permettendo - con un mese di ritardo rispetto al previsto, il cantiere dell'ex collegio Baroni. Nel tratto di via Pignolo alta, davanti all'ingresso dell'edificio ora sede dell'Università, con il via ai lavori entrerà in vigore il senso unico alternato.

Riapre lunedì - maltempo permettendo - con un mese di ritardo rispetto al previsto, il cantiere dell'ex collegio Baroni. Nel tratto di via Pignolo alta, davanti all'ingresso dell'edificio ora sede dell'Università, con il via ai lavori entrerà in vigore il senso unico alternato. Sarà da lì infatti che gli automezzi edili accederanno al cantiere, che prevede la costruzione di un nuovo edificio in un'area libera e la ristrutturazione di uno stabile in via San Tomaso 40.

Il cantiere dell'ex collegio Baroni, avviato nel novembre 2011 per l'ampliamento del polo umanistico dell'Università, è rimasto fermo quasi un anno. Lo stop è stato determinato prima dal crollo di un muro nell'edificio di via San Tomaso e poi dall'intervento della Soprintendenza che aveva contestato alcune demolizioni eseguite all'interno dell'edificio stesso. Il nuovo progetto prevede che nello stabile in via di costruzione non venga più realizzata l'aula magna, destinata all'ex chiesa di Sant'Agostino, e non ci sia un parcheggio interrato. Troveranno spazio quattro nuove aule, una zona studio e un bar. Intervento meramente conservativo, invece, per il fabbricato di via San Tomaso, edificato nel '400, rimaneggiato tra il Seicento e il Settecento e ingrandito nell'Ottocento. Si procederà al recupero del nucleo del '400, a partire dalle due facciate dell'edificio, che danno su via San Tomaso e sugli orti dietro il palazzo, e si provvederà a ricostruire il corpo demolito, conservando gli elementi architettonici rinvenuti durante i primi lavori. Nello stabile avranno sede gli uffici dei docenti e del personale amministrativo. L'accesso non sarà carrabile ma pedonale. I lavori dovrebbero durare due anni. Le modifiche al progetto, il restauro conservativo e la diversa logistica del cantiere (non potendo accedere da via San Tomaso si utilizzeranno mezzi più piccoli da via Pignolo), faranno sì che i costi superino i 9 milioni di euro.

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