«Prati rovinati dal motoraduno»
Sono indagati anche due sindaci

Le moto d'epoca del «Valli Bergamasche revival», raduno a cui il 16 settembre scorso parteciparono 220 appassionati, potevano spingersi sopra i 1.200 metri di quota, ossia in zona solitamente off-limits per mezzi da diporto?

Le moto d'epoca del «Valli Bergamasche revival», raduno a cui il 16 settembre scorso parteciparono 220 appassionati, potevano spingersi sopra i 1.200 metri di quota, ossia in zona solitamente off-limits per mezzi da diporto? E il ripristino dei luoghi compiuto dagli organizzatori e certificato in un sopralluogo del Corpo forestale, è un intervento durevole oppure un maquillage estemporaneo?

Sono le domande intorno alle quali ruota l'inchiesta che vede indagati per «distruzione o deturpamento di bellezze naturali» i sindaci di Carona e Foppolo Giovanni Alberto Bianchi e Giuseppe Berera e il presidente del Moto club Bergamo Andrea Gatti. Indagine per la quale il pm Maria Esposito mercoledì 27 marzo s'è visto congelare la richiesta di archiviazione dal gip Tino Palestra.

Il giudice preliminare ha ritenuto carente la documentazione fotografica sulla risistemazione dei punti più delicati del tracciato e poco approfondito il lato «politico» del fascicolo, quello relativo a eventuali reati di pubblica amministrazione. Per questo motivo s'è riservato la decisione sul destino dell'inchiesta e dei suoi indagati.

Il tutto è nato da un esposto del Wwf dopo la manifestazione che s'era snodata per 30 km fra strade, sentieri, mulattiere e tratti coperti da «cotica erbosa» di Foppolo, Carona, Branzi e Valleve e che - secondo le contestazioni degli ambientalisti - avrebbe provocato danni soprattutto ai pascoli.

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