Valter Bertocchi non ce l'ha fatta
È morto a 5 giorni dalla valanga

Cinque giorno dopo la disgrazia sui monti fra Temù e Pontedilegno, stamattina, giovedì 23 maggio, è purtroppo morto agli Spedali Civili di Brescia Valter Bertocchi, il vicepresidente del Cai di Leffe. Era ricoverato in condizioni gravissime.

Cinque giorno dopo la disgrazia sui monti fra Temù e Pontedilegno, stamattina, giovedì 23 maggio, è purtroppo morto agli Spedali Civili di Brescia Valter Bertocchi, il vicepresidente del Cai di Leffe. Era ricoverato in condizioni gravissime.

In Val Gandino per giorni non si è parlato d'altro, è stata un'attesa di notizie infinita, ma - nonostante la forte fibra - Valter, 50 anni, non ce l'ha fatta. «È una roccia, Valter è forte, ce la può fare. Ce la deve fare...», se lo sono ripetuto in tanti per giorni, ma l'amara realtà è stata un'altra. 

E la notizia ha profondamente scosso profondamente la gente, che non ci vuole ancora credere. Valter, conosciuto e stimato per la generosità non comune, era stato per due mandati presidente della sottosezione Cai di Leffe: oltre 400 soci e un'attiva sezione di alpinismo giovanile seguita anche da Valter.

«Bisogna aspettare, sperare in un miracolo», avevano ripetuto la moglie Barbara, i due figli di 19 e 13 anni, i genitori (il padre Giulio era stato fra i fondatori del Cai di Leffe) e tre fratelli. Bertocchi era il ferito più grave dalla valanga che sabato aveva travolto quattro escursionisti a oltre 3.000 metri di quota, poco dopo mezzogiorno.

Un secondo ferito, Riccardo Mologni di Treviolo, è ricoverato all'ospedale Santa Chiara di Trento. Le sue condizioni, pur gravi, sono meno preoccupanti, nonostante sia rimasto più a lungo sotto la neve, ma in una cavità che ha consentito un minimo di respirazione.

Bertocchi era stato estratto per primo dai soccorritori, in arresto cardiaco e in stato di ipotermia. Gli altri due amici che completavano il gruppo avevano immediatamente dato l'allarme, essendo stati solo sfiorati dalla massa nevosa, che ha invece investito e sommerso Bertocchi e Mologni.

I quattro esponenti del Cai Leffe erano esperti, tanto che Scandella è tecnico del soccorso alpino nella VI delegazione orobica e gli altri vantano un consolidato curriculum di ascensioni.

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