Messa in Cattedrale e sagra
Bergamo festeggia Sant'Alessandro

Entrano nel vivo con la giornata di mercoledì 26 agosto le celebrazioni per la solennità di Sant'Alessandro, patrono della città e della diocesi. Sono numerose in città le iniziative e le celebrazioni organizzate in occasione della ricorrenza patronale di domani, a partire dalla processione che partirà dell'episcopio della Cattedrale e a cui farà seguito alle 10,30 la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Francesco Beschi e concelebrata da altri vescovi bergamaschi e dal clero diocesano. L'Ufficio liturgico ricorda ai sacerdoti che hanno ricevuto l'invito (parroci della città e vicari locali) a trovarsi entro le 10 nel salone Giovanni XXIII della Curia. Tutti gli altri sacerdoti che intendono concelebrare sono pregati di prendere posto direttamente in Cattedrale nel settore loro riservato entro le 10.15, indossando i propri paramenti.

Al mattino sono previste altre due funzioni in Cattedrale, alle 7.30 e alle 9, mentre alle 18 verrà officiata la Messa solenne concelebrata dai canonici del Capitolo Cattedrale. La tradizione di esporre le reliquie del santo patrono è antichissima, soprattutto nei momenti più drammatici, come guerre, calamità naturali, carestie.
Attualmente, sul territorio diocesano sorgono nove chiese parrocchiali dedicate al santo: Cattedrale, Sant'Alessandro in Colonna e Sant'Alessandro della Croce in città, Capriate, Castione, Cortenuova, Grassobbio, Paladina, Prezzate. Altre tre chiese parrocchiali hanno il santo come compatrono: Lepreno, Ponteranica e Villongo Sant'Alessandro. A Bergamo, nel giorno della festa patronale, verrà aperto al pubblico come da tradizione Palazzo Frizzoni, sede del Comune di Bergamo che per l'occasione ha organizzato due iniziative: alle 15 si terrà l'apertura della mostra «Sant'Alessandro nell'iconografia bergamasca», allestita nella galleria dei Cardinali al piano terra e che consiste in una breve esposizione di venti volumi curata dalla Civica Biblioteca Angelo Mai con lo scopo di illustrare la ricca e secolare produzione iconografia bergamasca del santo patrono.

Nelle intenzioni dell'amministrazione comunale l'iniziativa verrà ampliata nei prossimi anni, con una serie di manifestazioni espositive (da tenersi sempre nel giorno di Sant'Alessandro e a Palazzo Frizzoni) volte a far conoscere ai cittadini gli antichi documenti del Comune, pergamene, codici miniati e libri statutari. Alle 15,30 e alle 17,30 sono previste due visite guidate a cura del professor Giovanni Carullo, che guiderà i visitatori alla riscoperta del palazzo che fu residenza della famiglia Frizzoni.

Nella giornata di mercoledì verranno inoltre aperti gratuitamente i seguenti musei: Accademia Carrara al Palazzo della Ragione, piazza Vecchia dalle 10 alle 21; Gamec di via San Tomaso dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; museo archeologico in piazza Cittadella dalle 9 alle 19; museo civico di Scienze naturali «E. Caffi» in piazza Cittadella 10, mostra «Geositi» dalle 9 alle 19; orto botanico, Scaletta di Colle Aperto, dalle 9 alle 19; museo storico di piazza Mercato del Fieno 6/a (Mostra «La città visibile» dalle 9.30 alle 19); museo storico in Rocca, piazzale Brigata Legnano, dalle 9.30 alle 19, Campanone di piazza Vecchia, dalle 9.30 alle 21.30; museo donizettiano in via Arena 9, dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17,30; la Torre dei Caduti in piazza Vittorio Veneto, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

La vicenda di Sant'Alessandro - a cui si fa risalire la prima evangelizzazione di Bergamo - è una commistione fra storia e leggenda. Il soldato cristiano Fedele, su invito del vescovo di Milano, visita il carcere militare. Lì incontra il soldato Alessandro, alfiere e portainsegne della legione Tebea, che viene fatto fuggire con altri compagni. Catturato e rifiutandosi di sacrificare agli dèi, Alessandro viene condannato a morte ma riesce a fuggire. Catturato di nuovo nel luogo dove ora sorge la chiesa di Sant'Alessandro in Captura dei frati Cappuccini di Borgo Palazzo, e rifiutandosi di sacrificare agli dèi, viene decapitato nel luogo ove sorge la colonna all'esterno della basilica di Sant'Alessandro in Colonna. La nobile matrona Grata ne raccoglie il corpo per seppellirlo: durante il tragitto, sul luogo dove ora sorge la chiesa di Sant'Alessandro della Croce in Pignolo, dalle gocce di sangue cadute nella terra nascono dei gigli.

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