«Abbassate le tasse universitarie»
Bergamo dovrebbe ridurle del 24%

Prima il bonus di 80 euro in busta paga e forse a breve il taglio delle tasse universitarie. Tutto grazie al parere favorevole del governo (commissione Cultura alla Camera) al disegno di legge del grillino Gianluca Vacca che vincola gli atenei italiani ad abbassare la pressione fiscale nei confronti degli iscritti.

Prima il bonus di 80 euro in busta paga e forse a breve il taglio delle tasse universitarie. Tutto grazie al parere favorevole del governo (commissione Cultura alla Camera) al disegno di legge del grillino Gianluca Vacca che vincola gli atenei italiani ad abbassare la pressione fiscale nei confronti degli iscritti.

Occorre però la copertura e di ciò dovrà occuparsene il ministero dell’Economia. Se la proposta dovesse concretizzarsi in legge in tempi rapidi, già dal prossimo settembre 35 università italiane sarebbero costrette a tagliare i contributi versati dalle famiglie, anche del 20 per cento.

Negli ultimi anni la questione è stata affrontata anche dal governo Monti con risultati contestati dagli studenti che si sono visti innalzare a dismisura le tasse universitarie.

Il disegno di legge del grillino Vacca torna indietro nel tempo . «Secondo quanto è stato calcolato dall’Unione degli universitari - si legge su Repubblica.it -, il passo indietro porterebbe l’università di Bergamo al un tasso di pressione fiscale del 44,61 per cento. E per rientrare nel tetto prefissato dalla legge, l’ateneo lombardo dovrebbe ridurre del 24 per cento le tasse complessive. Stesso discorso per l’università Carlo Bò di Urbino e la Cà Foscari di Venezia che andrebbero al 33,9 per cento. E per altri 33 atenei che pubblici che sforerebbero in vario modo il tetto del 20 per cento».

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