Bergamo Card aiuta il turismo
4200 quelle vendute nel 2013

Ha solo tre anni di vita, ma è già una realtà importante per i turisti italiani e stranieri. È la Bergamo Card, lo strumento nato per valorizzare i musei, i trasporti e i negozi bergamaschi, attraverso una promozione vantaggiosa per i visitatori.

Ha solo tre anni di vita, ma è già una realtà importante per i turisti italiani e stranieri. È la Bergamo Card, lo strumento nato per valorizzare i musei, i trasporti e i negozi bergamaschi, attraverso una promozione vantaggiosa per i visitatori.

Dall’inizio dell’anno al 31 ottobre 2013 sono già state vendute 4.281 carte, a dimostrazione della validità dell’iniziativa e di un interesse sempre crescente da parte dei turisti. Tra le tre formule disponibili (24, 48 o 72 ore) quella più gettonata è la giornaliera, introdotta nel 2012: nel corso dell’anno sono state vendute 3.396 carte da 24 ore, 664 da 48 ore e 221 da 72 ore.

Premiante è stato sicuramente il vantaggio economico: la card da 24 ore è infatti venduta a soli 10 euro e permette di visitare gratuitamente molti musei della città e usufruire dei mezzi pubblici (comprese funicolari e Airport Bus), oltre a garantire l’ingresso a prezzo ridotto in molti musei della provincia e sconti per un anno in tantissimi negozi, bar e ristoranti.

«Sono dati molto positivi – spiega Roberta Garibaldi, delegata al turismo per il Comune di Bergamo – e confermano l’attrattiva della città per il turista giornaliero e del week-end e il successo di una strategia a cui abbiamo lavorato negli ultimi tre anni. La Bergamo Card è un lasciapassare ricco di servizi e di vantaggi che permette la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale della città e la promozione delle sue strutture turistiche e commerciali. L’obiettivo è quello di avvicinare sempre più i turisti alle risorse del territorio, facendo aumentare la permanenza media».

Un altro dato interessante è il numero di card vendute dalle diverse postazioni. Il punto vendita di maggior successo, sempre secondo i dati del 2013, è in assoluto quello delle rivendite della Funicolare bassa e della Stazione Autolinee, con 1.570 Bergamo Card vendute, seguite da quella del Campanone (e Palazzo del Podestà) con 296 card vendute, e dagli “Urban Steward”, con 268, a dimostrazione della riuscita strategia promozionale del progetto. Se si guarda poi alla media mensile di vendita, oltre ai punti vendita già citati, spicca anche l’Urban Center, di fronte alla Stazione dei treni. La distribuzione della Bergamo Card è garantita anche nei musei, in molti alberghi e bed&breakfast, nella tabaccherie della città, all’ATB Point e all’ufficio di accoglienza turistica presente all’aeroporto di Orio al Serio.

«Ha premiato anche una maggiore attenzione al rapporto con i media e alla promozione della città - sottolinea Claudio Visentin, direttore della Fondazione Bergamo nella Storia e coordinatore del progetto -. È aumentato l’interesse nei confronti di Bergamo e il numero di card vendute, in costante ascesa. È una prova convincente del fatto che con una proposta culturale unitaria si ottiene una risposta forte di pubblico. In futuro i musei dovranno abituarsi sempre più a tener conto di questa formula al tempo stesso di promozione e finanziamento della propria attività».

La Bergamo Card nasce da un lavoro unitario di diversi enti e si sviluppa su un progetto preciso e coordinato di promozione della città. Fanno parte di questo progetto il Comune di Bergamo, l’ATB, il Museo Adriano Bernareggi, la Fondazione Bergamo nella Storia, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, la Provincia di Bergamo e Turismo Bergamo. Nell’ultimo anno sono stati coinvolti direttamente anche gli altri musei cittadini: Museo Archeologico, Orto Botanico e Museo di Scienze Naturali.

Grande importanza ha avuto, infine, la nuova strategia di vendita e di promozione che ha visto direttamente coinvolta Bergamo Convention Bureau, come sottolinea il direttore Roberta Caldara: «I canali di vendita hanno funzionato tutti bene, ciascuno per le proprie potenzialità; il comparto del “conto vendita”, quali tabaccai, b&b, hotel e l’operazione con Trenord, che prevede la Bergamo Card in omaggio per chi acquista un biglietto per Bergamo nelle giornate di sabato o domenica, ha fato segnare una crescita dal 5% al 17%. La Card si rivela un ottimo strumento per visitare la città, magari scegliendo uno dei 4 itinerari suggeriti, della durata di 24 ore ciascuno: Natura e Scienza, Storia e Musica, Arte e Cultura, e Su e Giù per la città. Credo sia un progetto che vada portato avanti per migliorarne ulteriormente la diffusione».

On line il nuovo sito: www.bergamocard.it

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