Borgo S. Caterina chiede controlli
In stand by i venerdì della movida

«Che la movida sia sorvegliata». Lo chiede la Rete sociale di Borgo Santa Caterina che ha scritto una lettera al prefetto, al questore, ai carabinieri e all’amministrazione comunale.

«Che la movida sia sorvegliata». Lo chiede la Rete sociale di Borgo Santa Caterina che ha scritto una lettera al prefetto, al questore, ai carabinieri e all’amministrazione comunale.

Quest’ultima, tenuto conto delle esigenze dei residenti, ma anche dei commercianti, nell’ultima seduta di Giunta ha deciso di rimandare ogni presa di posizione: «Abbiamo rinviato tutto a dopo le elezioni – commenta l’assessore alle Attività produttive Enrica Foppa Pedretti – e sollecitato un incontro tra tutte le parti interessate per valutare la questione».

Al momento le date ipotizzate dall’associazione Santa Caterina sono il 20 giugno, 4 e 18 luglio e 1 agosto. Ma se la prossima Giunta dovesse tardare nella deliberazione, i commercianti sono pronti a correre ai ripari: «In questa eventualità – spiega il vice presidente Pietro Licini – chiederemo l’aggiunta di una o due date per compensare la perdita delle prime».

Dunque al momento, non è ancora dato sapere se e quando si celebreranno le serate del borgo storico, che ogni estate attirano migliaia di famiglie e ragazzi i quali possono approfittare della via chiusa al transito e dei negozi aperti. Intanto la Rete sociale di Borgo Santa Caterina si è già mossa, sulla scia dei disagi accusati nel corso dell’inverno, cioè schiamazzi fino a tarda ora sotto le finestre delle abitazioni.

Negli incontri con i rappresentanti dei commercianti e degli esercenti, è emersa una richiesta comune: «La necessità di operare sistematici controlli da parte delle istituzioni soprattutto oltre le ore 24» ma già a partire dalle 23. È questa la richiesta che si legge nella missiva inoltrata alcuni giorni fa a cui si aggiunge la domanda di sanzioni in caso di locali che non rispettino i limiti orari per la musica e di divieto di sosta. Ora non resta che attendere la decisione dell’amministrazione entrante a cui l’attuale giunta ha delegato la materia: «Vista tale richiesta del territorio e vista la delicatezza della questione – commenta l’assessore – nella scorsa seduta di Giunta abbiamo pensato di rimandare ogni deliberazione a seguito delle elezioni e soprattutto a seguito di un incontro tra le parti interessate». I commercianti aspettano, sperando di non «perdere» le date, tenuto conto che la prima sarebbe il 20 giugno e non è assicurato che la nuova amministrazione abbia il tempo di pronunciarsi.

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