Bruni e Belotti a «muso duro»
Il Consiglio s’infiamma sugli scontri

Una seduta infuocata. Si parla di Atalanta con l’annunciata presenza di qualche tifoso. Il momento più caldo del Consiglio comunale è il «faccia a faccia» a muso durissimo tra Roberto Bruni e Daniele Belotti.

Una seduta infuocata. Si parla di Atalanta con l’annunciata presenza di qualche tifoso. Il momento più caldo del Consiglio comunale è il «faccia a faccia» a muso durissimo tra Roberto Bruni e Daniele Belotti. Il primo presentatore dell’ordine del giorno con cui, ieri sera, le minoranze hanno avanzato la richiesta affinché il Comune si costituisca parte civile nel processo sul tifo organizzato. Il secondo, consigliere leghista, tra gli imputati dello stesso processo. Ed è proprio nel momento in cui, dopo l’esposizione del documento, Belotti chiede la parola che succede il patatrac.

«A norma di legge non può partecipare alla discussione - tuona Bruni - di mezzo c’è un interesse personale». Il presidente del Consiglio comunale Guglielmo Redondi gli dà ragione e il consigliere se ne esce facendo fuoco e fiamme: «Sei spietato e senza cuore - urla rivolgendosi all’ex sindaco - hai paura del confronto».

Altro siparietto al calor bianco fuori dall’aula, mentre il dibattito si avvia su binari più tranquilli. A dire il vero le opposizioni avevano anticipato già tutto o quasi nel pomeriggio durante la conferenza stampa convocata ad hoc.

Alla fine, l’ordine del giorno è stato respinto, con sindaco astenuto e opposizioni contrarie. Se ne riparlerà in tribunale. L’udienza preliminare si terrà il 17 gennaio.

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