Caro acqua: è scontro Fi-Pdl
Ma l’aumento alla fine passa

La battaglia sul «caro acqua» - confermato - sbarca anche in Provincia. Con i consiglieri di Forza Italia che arrivano a chiedere le dimissioni dell’assessore all’Ambiente e Tutela risorse naturali, Pietro Romanò, loro ex compagno di partito con il Pdl.

La battaglia sul «caro acqua» sbarca anche in Provincia. Con i consiglieri di Forza Italia che arrivano a chiedere le dimissioni dell’assessore all’Ambiente e Tutela risorse naturali, Pietro Romanò, loro ex compagno di partito con il Pdl.

L’attacco contro Romanò, reo di non essere entrato nel merito e di non aver preso posizione contro il criticatissimo aumento retroattivo del prezzo dell’acqua potabile, è stato mosso in prima istanza dal capogruppo dell’ex Pdl, ora in Forza Italia, Giuseppe Bettera.

A lui si è accodato anche Matteo Oriani (ex Pdl e ora Fi) seguito a sua volta dagli esponenti del Pd. Su Pietro Romanò sono piovute critiche soprattutto per il fatto di aver detto sì al momento della presentazione dell’ordine del giorno sul tema dell’acqua e di essersi poi tirato indietro dichiarando un «io oggi non voto».

Romanò si è trincerato, a fine seduta dietro un non comment, mentre Pirovano ha solo espresso un laconico «prendo atto».

Polemiche e richieste di dimissioni a parte, l’aumento del prezzo dell’acqua è stato confermato, per la gioia dei cittadini-utenti, che dovranno pagare una differenza vicina al 10 per cento su tutto il consumo dell’anno già trascorso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA