C’è il nuovo piano antincendio:
«Difendere un territorio a rischio»

Il nuovo Piano antincendio per il triennio 2014-2016 della Lombardia è un piano importante, efficace, che è stato largamente condiviso ed è il risultato del lungo lavoro svolto da 6 gruppi di studio. Così l’assessore alla Sicurezza, Protezione civile di Regione Lombardia Simona Bordonali.

Il nuovo Piano antincendio per il triennio 2014-2016 della Lombardia è un piano importante, efficace, che è stato largamente condiviso ed è il risultato del lungo lavoro svolto da 6 gruppi di studio, che hanno coinvolto un numero elevato di persone, con tutti gli attori dell’antincendio boschivo.

Così l’assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione Lombardia Simona Bordonali, a margine della presentazione del nuovo A.I.B. (Piano antincendi boschivi), a Palazzo Lombardia.

REGIONE ALL’AVANGUARDIA

“Regione Lombardia - ha proseguito l’assessore - già nel lontano 1972 ha promulgato la prima legge regionale sull’antincendio boschivo, con tre anni di anticipo rispetto alla legge nazionale, quindi come sempre all’avanguardia per tematiche legate alla previsione, prevenzione e controllo degli incendi boschivi”.

“Dagli incendi dei primi anni ’70 - ha aggiunto -, che rappresentavano, per entità e numero, un gravissimo problema, si è arrivati, nel 1990, alla cifra di 650 incendi boschivi annui. Negli ultimi 4/5 anni, grazie all’impegno di tutti gli attori presenti sul territorio regionale - Regione Lombardia coi suoi volontari, il Corpo forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco - si è arrivati agli attuali 250 annui”.

CONNESSIONI PERICOLOSE

“Un numero, quello degli incendi boschivi, ancora troppo importante - ha sottolineato Bordonali - e la fragilità del nostro territorio lo dimostra. Gli incendi, il conseguente disboscamento e il rischio idrogeologico e le problematiche che si stanno verificando in questi giorni, come le frane, sono elementi assolutamente connessi ed è quindi necessaria una maggiore attenzione”.

LAVORO ESEMPLARE

“Anche in questo caso - ha sottolineato Bordonali, riferendosi al documento predisposto - Regione Lombardia ha svolto un lavoro esemplare, riuscendo a riunire attorno al tavolo tutti gli Enti coinvolti. Ringrazio il Corpo forestale dello Stato per la grande collaborazione e disponibilità dimostrata nella stesura di questo piano”.

“Penso che questa collaborazione - ha concluso l’assessore - debba essere stimolo per un’eccellenza che si può raggiungere solo quando Enti di vario livello collaborano ad una stessa problematica per una soluzione importante dei problemi del territorio”.

IL DETTAGLIO DEL PIANO

Il piano prevede l’impiego del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dei Rappresentanti di Province, Comunità Montane e Parchi della Lombardia, ERSAF, ARPA, dell’Associazione Nazionale Alpini e delle Organizzazioni di Volontario. Queste hanno recentemente elaborato il nuovo “Piano regionale delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi per il triennio 2014-2016” approvato dalla Giunta.

OBIETTIVI

Gli obiettivi del stesso piano sono: attenuazione del fenomeno degli incendi boschivi mediante attuazione di attività di previsione, prevenzione e lotta; formazione del personale addetto all’attività A.I.B. delle Province, Comunità Montane, Parchi Regionali e Riserve naturali, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e Organizzazioni di volontariato con specializzazione A.I.B.; informazione alla popolazione in materia di antincendio boschivo.

PERIODI A RISCHIO

Nel Piano sono state introdotte alcune modifiche riguardanti, le aree di base (sono state definite quali aree di base anche i territori dei Parchi). Inoltre, sono stati analizzati ed aggiornati: le aree e i periodi a rischio e le modalità per la previsione del pericolo d’incendio, nonché le procedure operative di lotta attiva contro gli incendi boschivi.

Sono state introdotte novità quali l’analisi degli incendi di grandi dimensioni, la possibilità (in particolari situazioni) di intervento notturno di spegnimento degli incendi, nuove proposte di moduli formativi/addestrativi nonché i criteri per l’assegnazione dei fondi agli enti. Sono state anche individuate nuove figure istituzionali di riferimento e rispettive competenze quali il “Referente AIB dell’Ente” e il “Caposquadra”.

LAVORO AEREO

Con questo documento è inoltre prevista la prosecuzione del Servizio di lavoro aereo, che già negli ultimi anni ha consentito la disponibilità di 7 elicotteri nel periodo ad alto rischio per gli incendi boschivi. La rete A.I.B. è stata inserita nel progetto di potenziamento e razionalizzazione delle reti radio regionali dedicate all’emergenza e saranno attivati corsi di formazione organizzati da Euopòlis con specializzazioni in Elicooperazione, AIB Secondo Livello, AIB per Caposquadra e Direttore delle Operazioni di Spegnimento

COLLABORAZIONI

Sono inoltre previsti accordi di collaborazione altri enti istituzionali: con Regione Liguria per le attività di reciproco ausilio operativo nell’ambito della prevenzione ed estinzione degli incendi boschivi; proposta di accordo per la cooperazione transfrontaliera con Canton Ticino nella lotta agli incendi boschivi (in fase di formalizzazione); proposta di “accordo di collaborazione” con le Regioni confinanti per l’utilizzo di elicotteri in caso di emergenza.

La disponibilità di fondi per l’anno 2014 è attualmente di 600.000 euro in conto capitale e 150.000 euro in parte corrente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA