Comprano pellet per migliaia di euro
La ditta sparisce ma le rate restano

Riscaldarsi salvaguardando il portafoglio e l’ambiente. Un’opportunità da non lasciarsi scappare. Così l’hanno pensata diverse decine di consumatori (ma l’ipotesi è che siano centinaia), pronti a sottoscrivere l’offerta commerciale di una ditta di Castelli Calepio.

Riscaldarsi salvaguardando il portafoglio e l’ambiente. Un’opportunità da non lasciarsi scappare. Così l’hanno pensata diverse decine di consumatori (ma l’ipotesi è che siano centinaia), pronti a sottoscrivere l’offerta commerciale di una ditta di Castelli Calepio, la Giuseppe Vavassori Stufe e caldaie.

La proposta, che dalle prime ricostruzioni fatte dalle forze dell’ordine avveniva tramite agenti esterni, riguardava l’acquisto di un forte quantitativo di pellet (scarti del legno usati per riscaldamento in alternativa alla tradizionale legna), qualcosa come 10/20 tonnellate di prodotto. Per facilitare il pagamento (equivalente ad alcune migliaia di euro), si proponevano le «comode rate mensili» tramite una finanziaria.

Peccato però che ora gli acquirenti rischiano di trovarsi con parecchi soldi andati in fumo, senza per altro essersi riscaldati molto. Perché la ditta, dopo un periodo iniziale dove tutto sembrava andare liscio, ha improvvisamente chiuso bottega. Morale: i clienti si ritrovano a dover pagare ogni mese delle rate per un prodotto che non hanno più visto e che con molta probabilità non vedranno mai più. All’Unione bergamasca consumatori di Bergamo (via Tasso 82, tel: 035.242282), si sono già rivolte già decine di famiglie.

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