Delitto Gaspani, tutto confermato
La moglie condannata a 30 anni

Sentenza di primo grado confermata in ogni punto e tesi dell’omicidio volontario premeditato confermata anche dalla Corte d’assise d’appello di Brescia: questa la decisione in relazione all’uccisione di Mario Gaspani, 57 anni, avvenuta la sera nel 2011 nella sua villa di Boltiere.

Sentenza di primo grado confermata in ogni punto e tesi dell’omicidio volontario premeditato confermata anche dalla Corte d’assise d’appello di Brescia: questa la decisione in relazione all’uccisione di Mario Gaspani, 57 anni, avvenuta la sera del 26 marzo 2011 nella sua villa di Boltiere.

Il corpo era stato poi privo di vita a Osio Sotto. Confermata quindi la condanna a trenta anni di reclusione per Stefania Colombo, 42 anni, moglie della vittima e secondo la contestazione mandante dell’omicidio; identica condanna per uno dei due esecutori materiali, Salvatore Luci; 17 anni e quattro mesi invece la condanna confermata per l’altro sicario, Bruno Antonio Luci, fratello dell’altro e per Salvatore Massaro Cenere, amante della Colombo.

Per tutti ha retto la tesi dell’omicidio volontario premeditato: i quattro avrebbero pianificato l’uccisione di Mario Gaspani, portandola poi a compimento. Ben diversa era stata la tesi difensiva, in entrambi i gradi di giudizio.

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