«Deviata per favorire il sindaco»
Ad Alzano 14 indagati per la ciclovia

Nell’occhio del ciclone il progetto per la pista ciclopedonale che collegherà la Valle del Lujo con Brumano, sul colle Frontale di Alzano.

«Per completare il percorso pubblico di oltre tre chilometri di lunghezza e tutto in quota della ciclovia mancavano solo i 20 metri di proprietà del sindaco, ma la maggioranza ha pensato bene di modificare il tracciato, togliendo il vincolo dalla proprietà Nowak, allungando di oltre mezzo chilometro il percorso attorno a quest’ultima, con dislivelli impraticabili e regalando ai “vicini” del sindaco oltre mille metri cubi di nuove costruzioni in collina, per finanziare tutta la modifica concepita ad personam per il sindaco». lo ha denunciato Camillo Bertocchi, già vicesindaco con la precedente giunta leghista di Roberto Anelli e candidato sindaco sconfitto alle ultime elezioni.

Il sostituto procuratore Giancarlo Mancusi, dopo un esposto presentato in Procura da quattro consiglieri di opposizione appartenenti al Movimento per Alzano (Camillo Bertocchi, Pietro Ruggeri, Mariangela Carlessi ed Elena Bonomi) ha infatti aperto un fascicolo d’inchiesta sul progetto della ciclovia, con l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio.

Risultano iscritti nel registro degli indagati il sindaco Antonella Nowak, gli assessori Manuel Bonzi (vicesindaco), Maurizio Panseri (Politiche sociali e Sport), Simonetta Fiaccadori (Cultura, Scuola e Istruzione) e Marco Lameri( Lavori pubblici e Urbanistica), il funzionario tecnico dell’area urbanistica Elisabetta Nani e otto consiglieri comunali (quelli che votarono a favore di un’osservazione al Pgt che si riferiva all’opera): Vladir Alberti, Paola Cortesi, Roberta Ferraris, Marinella Valoti, Mario Zanchi, Francesco Ludrini, Matteo Marchi e Cinzia Nessi.

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