Dominicano accoltellato a Osio
Ma tracce di sangue fino a Dalmine

«Sono stato aggredito e accoltellato in strada a Osio Sopra, dove mi hanno soccorso». Lo ha raccontato ai carabinieri di Treviglio poco dopo essersi risvegliato dall’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto, lunedì sera all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il ventunenne dominicano.

«Sono stato aggredito e accoltellato in strada a Osio Sopra, dove mi hanno soccorso». Lo ha raccontato ai carabinieri di Treviglio poco dopo essersi risvegliato dall’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto, lunedì sera all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il ventunenne nato a Todi, in provincia di Perugia, ma di origine dominicana e soccorso attorno alle 18,30 di lunedì nei pressi dell’ex statale 525 appunto a Osio Sopra.

In realtà i carabinieri ritengono che qualcosa non quadri nel suo racconto, visto che in un’abitazione situata sulla stessa ex statale, ma circa due chilometri più a nord e già nel territorio di Dalmine, sono state trovate tracce di sangue compatibili con le ferite sul corpo del ventunenne.

Dunque cosa è accaduto? I carabinieri stanno cercando di capirlo anche attraverso le immagini di alcune telecamere piazzate nella zona. L’ipotesi è che il giovane dominicano sia stato in realtà aggredito e accoltellato (è stato ferito alle braccia e all’addome) proprio all’interno dell’appartamento al primo piano di una palazzina che ospita un kebab e altre attività commerciali gestite da extracomunitari.

«In quella casa vivono diverse prostitute», spiegava l’altra sera, mentre i carabinieri della Scientifica effettuavano i rilievi, un abitante di un altro appartamento del complesso, restaurato alcuni anni fa. Forse l’aggressione è avvenuta proprio nell’ambito del racket della prostituzione, presente lungo l’ex statale 525. Forse il dominicano ha infastidito qualcuno che gliel’ha fatta pagare

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