Facchinetti telefona al disabile:
addolorato per ciò che è accaduto

Un’amara sorpresa per Roby Facchinetti. Una costernazione che buca il cellulare. Una partecipazione che non è di facciata. Ascolta incredulo quanto successo a Raffaele Epis (disabile sulla sedia a rotelle) durante lo straordinario spettacolo del 3 gennaio al teatro Donizetti.

Un’amara sorpresa per Roby Facchinetti. Una costernazione che buca il cellulare. Una partecipazione che non è di facciata.

Ascolta incredulo quanto successo a Raffaele Epis (disabile sulla sedia a rotelle) durante lo straordinario spettacolo del 3 gennaio al teatro Donizetti dedicato a Valerio Negrini, «il Poeta» dei Pooh. Innanzitutto si chiede chi possa avere ostacolato l’ingresso anticipato a un loro fan e poi chi l’abbia più volte «sistemato» in platea, prima, in una disagevole pendenza, poi sotto gli altoparlanti e, infine, vicino a un’uscita di sicurezza senza scivolo.

«Noi di solito abbiamo un’attenzione speciale per queste persone. Non riesco a capire come possa essere successo». Poi chiede il numero di Raffaele Epis e promette di telefonargli al più presto per ascoltare dalla sua viva voce quella brutta avventura. «Voglio scusarmi personalmente a nome mio, del nostro manager e dei miei colleghi per un atteggiamento assolutamente deplorevole nei confronti di un disabile augurandomi che non si ripeta più in futuro».

Roby Facchinetti ribadisce il proprio dispiacere. «Sono addolorato perché da sempre ci preoccupiamo che i disabili possano assistere ai nostri spettacoli in modo dignitoso. Anche dopo le esibizioni ci concediamo di incontrare con estremo piacere chi, in una condizione psicofisica disagiata, manifesta il desiderio di condividere un saluto».

Roby Facchinetti vuole saperne di più. Si fa spiegare chi è Raffaele Epis. Di come ai tempi del tragico incidente che l’ha lasciato sulla carrozzina abbia trovato sostegno nella musica dei Pooh. Di come le loro canzoni siano state la benzina esistenziale che gli ha permesso di affrontare una vita difficile con determinazione e coraggio. «No, no. Queste cose, questi comportamenti non devono più accadere – precisa il cantante bergamasco –. Sono passati un po’ di giorni dall’episodio. È chiaro che perseguire una ricerca di responsabilità non ci riporta indietro nel tempo a rimediare al fatto. Se avessi saputo della presenza di Raffaele, direttamente, mi sarei preoccupato che fosse trattato come si conviene. Purtroppo è successo quanto non doveva succedere. È pur vero che la serata era particolare, con il teatro esaurito, ma un disabile ha comunque una priorità che non si deve eludere».

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