Freddo polare e gente in piedi
Ordinari disservizi di Trenord

«Mercoledì 13 novembre il 7.16 da Bergamo per Milano è composto da cinque carrozze e trabocca di passeggeri. Voi direte business as usual..io dico che abbiamo toccato il fondo e aspettiamo i badili per iniziare a scavare». Storie di ordinario disservizio.

«Mercoledì 13 novembre il 7.16 da Bergamo per Milano è composto da cinque carrozze e trabocca di passeggeri. Voi direte business as usual.... Io dico che abbiamo toccato il fondo e aspettiamo i badili per iniziare a scavare....».

«Oggi non avrei avuto il privilegio di cedere il posto alla collega incinta... visto che a Bergamo mi è toccato sedermi sui gradini dopo aver inutilmente girato tre carrozze su cinque. Ma per fortuna della collega lei è andata in maternità...ieri (e l’altro ieri) il 18.10 era anche lui a 5 carrozze con i viaggiatori saliti a Lambrate che hanno vinto tutti un posto in piedi».

«Siamo ormai all’ abdicazione di un servizio ferroviario.... La puntualità è un lontano ricordo..., una di quelle storie che ci si racconta nelle rimpatriate con i compagni di scuola. La pulizia é una lotteria dove non si vince mai».

«A dicembre verso Santa Lucia cambia l’orario ma noi pendolari siamo stati sempre considerati cattivi negli ultimi anni... e quindi abbiamo ricevuto solo annunci di nuovi treni e nuovi viaggi ma in realtà dobbiamo sopportare peggioramenti del servizio e aumenti dei biglietti» .

«Vi prego non ci annunciate nuovi treni per Vip in orari inutili per i normali lavoratori e che sottraggono risorse ai nostri treni..., evitate almeno questa presa in giro. Quando Trenord ci restituirà un minimo di sei carrozze sui nostri treni? Tanto per far provare a turno ai pendolari che salgono a Verdello il brivido di sedersi? Regione è così difficile ottenere una data da una vostra controllata?».

«Vi allego questa foto per rendervi partecipi dello stupendo panorama lombardo che si gode dal mio posto first class. Redazione, grazie se continuerete a supportarci nella nostra lotta quotidiana. Cordiali (non per la regione) saluti.

Roberto Di Bella

«Stamattina (mercoledì 13 novembre) il treno 2608 delle 8.02 da Bergamo per Milano Centrale è partito, come al solito, già pieno. Alcuni utenti sono rimasti in piedi. Impossibile trovare un posto. Chi sale a Verdello non ha scelta: viaggerà in piedi come sempre. Anche i treni Milano-Bergamo della fascia 17-19 arrivano a Lambrate straripanti di gente. Il 18.19 è ormai inaccessibile».

«Per tutto il mese di ottobre non ho incontrato alcun controllore, tranne il 31 ottobre. Solo perché ho preso il treno delle 9.02 da Bergamo per Milano Centrale. Il controllore, una gentile signora, mi ha spiegato che sui treni ad alta frequentazione il personale non riesce a passare a causa del sovraffollamento. Non lo dica a noi pendolari. Lo sappiamo bene».

«Mi chiedo se ci sia davvero la volontà di risolvere, in tempi brevi, il problema della capienza (aggiungo: della frequenza e della qualità) dei treni sulla tratta Bergamo-Milano, attuando soluzioni concrete e non dispensando solo parole e promesse o prendendo decisioni incomprensibili. Come quella di allungare il treno delle 6.32 per far viaggiare delle carrozze semivuote mentre «noi dell’8.02», come stamattina, a stento troviamo un posto in piedi. Cordiali saluti».

Daniela Ubiali

«Stamattina (mercoledì 13 novembre) il treno delle 7.16 per MI PG è talmente pieno che a Verdello la gente non è riuscita a salire su alcune carrozze ed è dovuta correre su altre coi passeggeri rneno stipati. Sono settimane che noi del 7.16 ci lamentiamo per le condizioni di viaggio inumane e che Bergamo TV ha testimoniato con il servizio andato in onda il 28.10 ma la carrozza in più è arrivata solo al 7.02, al 6.32 e al 7.32 (che comunque ne avevano bisogno)».

«E noi? Se la frequentazione del nostro treno è in aumento, perché ostinarsi a mantenere il convoglio con sole 5 carrozze? Trenord vi decidete a far riparare una delle carrozze ferme per manutenzione e a attaccarla al nostro treno? Cosa ci vuole? Un miracolo? Volete che ci pensiamo noi pendolari? Forse ce la faremmo in un sabato visto che siamo gente abituata a lavorare!»

Luca Maida

«Sul treno delle 7.02 da Bergamo a Milano di stamattina, 13/11/2013, c’è un freddo polare e tutti i passeggeri sono obbligati a stare con la giacca. Vorremmo evitare di ammalarci».

Chiara Vassallo

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