Giorgio Faletti è morto a 63 anni
L’addio: «Cari amici, a volte l’età...»

Giorgio Faletti è morto venerdì 4 luglio a Torino. Era ricoverato all'Ospedale Molinette, aveva annullato tutti gli impegni perché non stava bene. Personaggio televisivo e scrittore, autore di best seller, era nato ad Asti il 25 novembre 1950. Il suo ultimo saluto sul sito ufficiale.

Giorgio Faletti è morto venerdì 4 luglio a Torino. Era ricoverato all'Ospedale Molinette, aveva annullato tutti gli impegni perché non stava bene. Personaggio televisivo e scrittore, autore di best seller, era nato ad Asti il 25 novembre 1950. Faletti era ricoverato, secondo quanto appreso, nel reparto di Radioterapia dell'ospedale torinese diretto dal professor Umberto Rinaldi.

Questo il suo ultimo saluto, pubblicato sul sito web ufficiale del poliedrico artista: «Cari amici, purtroppo a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia. Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo. Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove. Un abbraccio di cuore».

Giorgio

La sua storia

Faletti si laurea in Giurisprudenza e approda quasi immediatamente al locale culto per eccellenza, il «Derby» di Milano. Il debutto televisivo arriva nel 1982 con la trasmissione «Pronto Raffaella», per poi continuare su Antenna 3 Lombardia con «Il guazzabuglio» al fianco di Teo Teocoli per la regia di Beppe Recchia.

Nel 1985 il lancio a «Drive in». Eccolo nei panni di un fantomatico «Testimone di Bagnacavallo», o dello stralunato «Carlino» (famoso per il tormentone sul «giumbotto»), o del «Cabarettista Mascherato», come di «Suor Daliso». Il più noto è «Vito Catozzo», il cui linguaggio arriva a influenzare il lessico di tutti i giorni. Il successo viene confermato con «Emilio», la trasmissione con Zuzzurro e Gaspare nella quale lancia il personaggio dello stilista «Franco Tamburino».

Partecipa inoltre a «Fantastico '90» al fianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e, successivamente, a «Stasera mi butto... e tre!» con Toto Cutugno.

Comincia un'attività di cantautore che sfocia nel primo album «Disperato ma non serio». Nel 1994 al Festival di Sanremo propone «Signor tenente» con cui vince il Premio della Critica, classificandosi secondo. L'anno dopo sarà la volta di «L'assurdo mestiere». Faletti è anche scrittore: il suo thriller «Io uccido» vende un numero record di copie. Nel 2004 esce il suo romanzo «Niente di vero, tranne gli occhi», altro Best Seller. Nel novembre del 2005 Faletti riceve dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il Premio De Sica per la Letteratura. All'inizio del 2006 esce nelle sale il film «Notte prima degli esami», dove interpreta lo spietato docente di lettere Antonio Martinelli. Nel 2006 è la volta di un altro libro, «Fuori da un evidente destino» (2006), ambientato in Arizona.

Dopo «Pochi inutili nascondigli», una raccolta di racconti pubblicata nel 2008, nella primavera del 2009 viene data alle stampe la prima edizione del romanzo «Io sono Dio». Nel novembre del 2010 esce il suo sesto romanzo, dal titolo «Appunti di un venditore di donne», primo romanzo ambientato in Italia, più precisamente a Milano. Nel 2011 il suo settimo romanzo «Tre atti e due tempi», ambientato nel mondo del calcio.

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