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Cantamessa personaggio 2013

Eleonora Cantamessa. È lei il «personaggio del 2013» votato dai lettori del sito internet del nostro giornale (www.ecodibergamo.it). La dottoressa di Trescore, morta l’8 settembre a Chiuduno, ha conquistato l’83% dei voti (2.043 preferenze su 2.568).

Eleonora Cantamessa. È indiscutibilmente lei il «personaggio del 2013» votato dai lettori del sito internet del nostro giornale (www.ecodibergamo.it). Il sondaggio si è esaurito alle 15 di giovedì 2 gennaio, ma il risultato era già ben determinato da mercoledì sera, con oltre l’80% dei voti per Eleonora e gli «inseguitori», cioè gli altri 9 personaggi proposti dal sondaggio, fermi a percentuali irrisorie e con l’unica eccezione rappresentata da Martina Caironi.

I votanti sono stati 2.568 ed Eleonora ha conquistato 2.043 preferenze (83%), Martina - la velocista disabile che è olimpionica e primatista del mondo - ha avuto 185 voti (7%), mentre su podio è salito anche Stefano Paleari, rettore dell’Università di Bergamo, con 89 voti (3%). Ancor più lontani gli altri candidati che erano, lo ricordiamo, lo stilista Tomaso Trussardi, l’attore Giorgio Pasotti, l’imprenditore Andrea Moltrasio, l’allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono, il capitano dell’Atalanta Gianpaolo Bellini, il sindaco di Bergamo Franco Tentorio e il presidente della Provincia Ettore Pirovano.

Eleonora Cantamessa è la dottoressa di Trescore morta l’8 settembre dell’anno scorso a Chiuduno mentre stava soccorrendo, in strada, un uomo ferito - l’indiano Kumar Baldev, poi anch’egli deceduto, insieme alla donna – nel corso di una rissa tra connazionali. Era sera tardi ed Eleonora, una ginecologa di 44 anni della clinica Sant’Anna di Brescia e con studio anche a Trescore, transitava in auto da Chiuduno quando, vedendo il ferito a terra, decideva di fermarsi a soccorrerlo. Proprio mentre stava prestandogli le prime cure veniva travolta e uccisa da un’auto, guidata dal fratello dell’uomo a terra, tornata a tutta velocità sul luogo della rissa. Il gesto eroico di Eleonora ha toccato tutta l’Italia e la Regione Lombardia, in particolare, ha voluto sottolineare l’esempio della dottoressa con un riconoscimento speciale: le ha infatti intitolato l’ospedale di Trescore, suo paese natale.

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