Il giubbino a dieci euro al Coin
scatena una ressa indecorosa

Un lettore ci ha scritto per raccontarci la ressa indecorosa che si è scatenata sabato al Coin per la vendita di un giubbino piumino a 10 euro. Urla, spinte e strattoni, scene allucinanti, con i pochi capi disponibili che si sono ben presto esauriti.

«Pubblicizzata su settimanali nazionali, segnalata, ma non troppo per fortuna, sulle vetrine del negozio Coin di Bergamo, sabato 20 novembre c'è stata la messa in vendita di una giacca piumino al prezzo "democratico" di 10 euro».

«Vendita?? Al di là della burla poiché i capi a disposizione erano veramente pochi, vorrei segnalare come si è svolta questa "vendita". L'orario di inizio della vendita era alle 11, ma alle 10,45 lo spettacolo era già finito. L'indicazione dello stilista/venditore: trattasi di capo a prezzo democratico, non acquistarne più di due per persona (più di 2? Ma se non ce n'era neanche 1 per persona!!)».

Alle 10,44 i due commessi preposti alla vendita del capo a stento riescono a trattenere le tante persone presenti e, stanchi della ressa "aprono i cancelli", avete presente le immagini video dell'inizio saldi da Harrods? In quel negozio però c'è lo spazio per tanta gente...».

«Le giacche si trovano su due appendiabiti da terra molto leggeri ma anche molto pericolosi perché privi della copertura iniziale e finale e quindi taglienti. Ed ecco lo spettacolo: le prime 10, forse 15 persone, che si trovano davanti agli appendiabiti (ma da che ora erano presenti quelle persone in negozio? hanno aperto loro il Coin sabato?) strappano 3/4 giacche a testa e scappano verso le casse».

«Potete immaginare la scena: gente che corre, urla, ti strattona e ti spinge (anche se ormai eravamo già addossati al muro e agli ascensori), senza tenere in considerazione bambini e anziani; c'è chi urla "questa la chiamate vendita?", "vergognatevi, peggio degli animali", "dov'è il direttore?", inutile dire che non si è visto un responsabile che potesse almeno spiegare quanto stava succedendo».

«Ho chiesto se fossero presenti delle telecamere, mi è stato risposto di no e non perché volessi rivedere la scena (mi guarderò bene dall'entrare in futuro al Coin), ma solo per sapere chi mi aveva sbattuto gentilmente contro il muro e ringraziarlo».

«Forse le giacche non sarebbero state di mio gusto o forse non ci sarebbe stata la mia misura, chissà, non potrò mai saperlo (io e le altre decine e decine di persone) ma mi chiedo: è così che si gestisce una vendita all'interno di un negozio? E in ultimo, ma dove siamo arrivati? Per una giacca si è capaci di calpestare una persona? Forse non era la vendita del "democratic wear", forse stavano girando una scena di un film horror».
Lettera firmata

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