Il grazie di Putin a Berlusconi
per la bimba russa operata ai Riuniti

Una bella storia, finita bene, con i ringraziamenti di Putin a Berlusconi. Il premier russo «ha chiamato il presidente del Consiglio per ringraziarlo dell'attenzione» prestata alla bambina russa che ha ricevuto un cuore nuovo ai Riuniti di Bergamo.

Una bella storia, finita bene, con i ringraziamenti dell'amico Vladimir a Silvio Berlusconi. Il premier russo Putin «ha chiamato il presidente del Consiglio oggi per ringraziarlo dell'attenzione» prestata alla bambina russa di due anni che ha ricevuto un cuore nuovo, grazie all'assistenza dei medici italiani.

Nella conversazione telefonica il capo del governo russo ha chiesto a Berlusconi di esprimere gratitudine all'equipe medica che ha operato la bimba di Novosibirsk. Putin inoltre «ha espresso ammirazione per il coraggio dei genitori» del bimbo fiorentino donatore. «Hanno perso un bambino, e tuttavia hanno trovato la forza di donare il suo cuore» per salvare un'altra vita.

L'intervento, durato circa nove ore, è stato eseguito il 20 maggio dal cardiochirurgo Amedeo Terzi, assistito dall'equipe di cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti di Bergamo diretta da Paolo Ferrazzi. La piccola malata è arrivata a Bergamo in gravi condizioni lo scorso 3 febbraio, con un volo speciale dalla Siberia.

Secondo la madre della piccola, la bimba è in terapia intensiva, ma è cosciente e parla. Putin oggi, oltre alla telefonata all'amico Silvio Berlusconi, ha chiamato anche la famiglia della piccola. La mamma vorrebbe dare un secondo nome, italiano, alla bimba, dopo l'esperienza conclusasi positivamente e l'impeccabile assistenza ricevuta.

La televisione russa ha dedicato molta attenzione in questi giorni all'attenzione prestata da Berlusconi e in generale alla bella storia, che mette in evidenza non solo la qualità dei rapporti che legano i capi di governo dei due Paesi, ma anche l'eccellenza della struttura sanitaria di Bergamo.

Il trapianto di cuore, infatti, in base agli accertamenti effettuati sulla bimba siberiana, rappresentava l'unica soluzione possibile per la sua patologia. La piccola viveva dal 30 dicembre solo grazie a un cuore meccanico collocato all'esterno del suo corpo a causa di una grave insufficienza cardiaca, aggravata da una polmonite.

Berlusconi aveva assicurato Putin che si sarebbe preso cura personalmente di tutte le questioni legate al ricovero della bambina. E così è stato. Mentre secondo gli accordi tra i due premier, le spese per l'intervento sarebbero state coperte dalla sanità pubblica russa.

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