L’incontro a sorpresa con il Papa:
«Siete bravi voi bergamaschi»

Papa Francesco arriva, contro ogni speranza dopo il lungo messaggio dedicato ai pellegrini bergamaschi all’Angelus, al termine della Messa conclusiva in San Pietro. Lo accoglie il lunghissimo applauso dei seicento bergamaschi che sono scattati in piedi.

Papa Francesco arriva, contro ogni speranza dopo il lungo messaggio dedicato ai pellegrini bergamaschi all’Angelus, al termine della Messa conclusiva in San Pietro. Lo accoglie il lunghissimo applauso dei seicento bergamaschi che sono scattati in piedi.

L’arrivo a sorpresa era stato preannunciato al vescovo dopo l’Offertorio, da un trafelato don Poletti che aveva anche comunicato la decisione di Papa Bergoglio di attendere la fine della celebrazione recitando nel frattempo un rosario per i ragazzi.

Il papa abbraccia il vescovo Beschi e prende la parola in un silenzio improvviso e totale delle magliette gialle: «Oggi dalla finestra era bello vedere quella macchia gialla - dice riprendendo il discorso al punto in cui l’aveva lasciato all’Angelus, quando li aveva salutati -. Ho saputo del percorso che avete fatto, ho letto il libretto che mi ha consegnato il vostro vescovo...siete bravi...il cammino che avete fatto è una grande testimonianza: la gioventù è viva e la vita è fatta per camminare».

La luce entra a fiotti dal finestrone a sud, alle spalle del papa, la vetrata con lo Spirito santo e la Cattedra. Sotto, nel prebiterio, le file di sacerdoti con al centro il vescovo Beschi che ha accanto monsignor Maurizio Malvestiti. A corona, da un lato gli alpini, dall’altro lo staff Upee.

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