Il Pd sull’area del luna park:
Tentorio decida, il tempo scade

«Nei giorni scorsi - si legge in un comunicato del Pd - la stampa locale ha dato conto di due ipotesi riguardo allo spostamento del luna park della Celadina, resosi necessario per consentire il perfezionarsi della vendita alla Società Agatonisi.

«Nei giorni scorsi - si legge in un comunicato del Pd - la stampa locale ha dato conto di due ipotesi riguardo allo spostamento del luna park della Celadina, resosi necessario per consentire il perfezionarsi della vendita alla Società Agatonisi dell’area in cui oggi è collocato».

«Premesso che sono ipotesi non smentite né certamente inventate, siamo molto preoccupati per una serie di problemi che non hanno ancora trovato soluzione. La vicenda è ormai nota: l’Amministrazione indice un bando per la vendita dell’area; al bando concorre una sola società, l’Agatonisi s.r.l., che, su una base d’asta di 6.200.000 euro, offre 6.828.060».

«Qui cominciano i problemi: secondo l’Amministrazione comunale, una clausola del bando impone all’operatore l’onere di individuare ed acquisire, a proprio carico e spese, un’area di 25-30.000 mq. in cui trasferire il luna park. Secondo la società, l’onere è solo d’individuare un’area sulla mappa e null’altro: diversamente, il valore della vendita salirebbe e non di poco».

«Dopo infinite discussioni, il Comune revoca l’aggiudicazione e indice una nuova gara sulla base di quanto offerto da Agatonisi. Nella relativa delibera viene eliminato l’obbligo d’individuare una nuova area per il luna park, che rimane a carico del Comune; sulla base di un emendamento del Pd, si prevede che l’Amministrazione debba individuare l’area del luna park entro il termine del mandato e che possa mantenere il possesso dell’area attuale solo fino al 31 ottobre 2014».

«Ora, partendo dalle aree di cui “si dice” - continua il comunicato del Pd - tante sono le perplessità: dall’ubicazione, al consumo di suolo, al costo per acquisire l’area privata di via Rovelli; per non parlare dell’altra area di cui si parla, di proprietà della Provincia, situata in fregio al campus scolastico di via Gavazzeni. È assurdo pensare di collocare il luna park in prossimità delle scuole!».

«Inoltre, come abbiamo rilevato con tre successive interpellanze, se - come sostiene l’Amministrazione - nel primo bando di prima gara doveva ritenersi compresa l’area di nuova collocazione del luna park e nel secondo no, è evidente che i conti non tornano: l’introito per il Comune non è di (quasi) sette milioni di euro, ma di almeno due milioni in meno, il costo della nuova area in cui collocare il luna park».

«Quanto vale, allora, la vendita dell’Europan? Nel frattempo, incombe l’altra scadenza, che impone il rilascio dell’area attuale entro la fine ottobre. Tra l’individuazione dell’area (entrambe quelle ipotizzate sono assolutamente non idonee), la verosimile variante urbanistica, il progetto ed il bando di gara, otto mesi sono pochissimi».

«Questo bando, nato male, prosegue peggio, con possibilità di ulteriori contenziosi legali, simili a quello relativo alla caparra iniziale versata da Agatonisi, che il Comune ha trattenuto salvo, poi, restituirla. Anche sotto questo profilo ci si chiede: se il Comune riteneva di avere ragione, perché, poi, l’ha restituita?

Visto che le elezioni amministrative sono vicine e che esiste l’obbligo per tutte le città di dotarsi di un’area apposita, sarebbe opportuno che l’attuale Amministrazione dichiarasse dove intende collocare il luna park, evitando di lasciare la patata bollente alla prossima Amministrazione».

«Costi, localizzazione, tempi: ci aspettiamo risposte certe e in tempi brevi, sperando che, per risolvere un problema, non se ne creino altri. Non si può pensare di lasciare passare altro tempo, rischiando discussioni e contenziosi sulle spalle dei nostri concittadini».

Marco Brembilla, consigliere comunale Pd

Sergio Gandi, capogruppo Pd

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