Il raid teppistico a Leffe
L’autore ammette: risarcirò

Un’ammissione di colpa e l’impegno a condividere con il Comune un risarcimento materiale e morale. Non è caduto nel vuoto a Leffe l’appello lanciato alcuni giorni fa, attraverso Facebook, dal sindaco Giuseppe Carrara.

Un’ammissione di colpa e l’impegno a condividere con il Comune un risarcimento materiale e morale. Non è caduto nel vuoto a Leffe l’appello lanciato alcuni giorni fa, attraverso Facebook, dal sindaco Giuseppe Carrara, per rintracciare i responsabili degli atti vandalici che nella notte fra l’11 e il 12 gennaio hanno causato seri danni agli arredi urbani di piazza Libertà.

Il raid, nel corso del quale avevano subito danneggiamenti anche i citofoni e le cassette delle lettere di alcuni privati (fatte saltare con i petardi), si è rivelato opera di un isolato teppista, che si trovava, a suo dire, in uno stato di particolare ira e alterazione.

«L’ammissione di colpa da parte dell’autore dei vandalismi - sottolinea Carrara - ci ha dato un minimo sollievo perché si dimostra un gesto isolato e probabilmente non premeditato. Questo non significa che non dobbiamo tenere alta la guardia e soprattutto non dobbiamo mai e poi mai abituarci a danneggiamenti anche minimi degli arredi urbani che appartengono alla collettività».

Sulle modalità di risarcimento del danno e sull’eventualità di servizi di carattere sociale da proporre al responsabile, il sindaco non entra nel dettaglio. «Ne parleremo nei modi dovuti - conclude - senza clamori o gogne mediatiche. L’importante è che il messaggio sia arrivato, a tutti».

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