Il sindaco Gori visita il carcere:
pene scontate in condizioni umane

Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha visitato sabato 28 giugno il carcere di via Gleno. Una visita lampo per il primo cittadino che ha già promesso di tornare più calma per conoscere meglio la realtà della casa circondariale.

Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha visitato sabato 28 giugno il carcere di via Gleno. Una visita lampo per il primo cittadino che ha già promesso di tornare più calma per conoscere meglio la realtà della casa circondariale di Bergamo.

Ad invitarlo il Comitato Carcere e Territorio nel giorno in cui era organizzata la festa per le famiglie (ne erano presenti 54 con tanti bambini). «Ho visitato con piacere un carcere speciale ed evoluto in cui vengono salvaguardati anche i diritti dei bambini» ha esordito Gori salutando i detenuti e i loro familiari riuniti in palestra.

Nel rapido giro guidato dal direttore del carcere Antonino Porcino, il sindaco ha potuto visitare la sezione femminile, la zona dei colloqui e la nuova area degli ambulatori dove a breve avverrà il trasloco. «Non sembra quasi un carcere - ha commentato Gori -, ho visto spazi allestiti in modo gradevole. L’impressione è che la sanzione, che pure deve esserci, qui possa essere scontata in condizioni umane».

Nel carcere di via Gleno è attualmente detenuto Massimo Bossetti, accusato di aver ucciso Yara Gambirasio, ma su questo argomento le bocche sono rimaste rigorosamente cucite.

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