Inchiesta Lombardia Film Commission, 5 anni all’imprenditore bergamasco

Il caso della compravendita del capannone di Cormano (Milano) acquistato dalla Lombardia Film Commission, tra il 2017 e il 2018: condannato l’imprenditore Francesco Barachetti di Casnigo. Revocati i domiciliari. La difesa: leggeremo le motivazioni e faremo appello. A giugno erano stati condannati i due ex revisori contabili della Lega in Parlamento.

È stato condannato a 5 anni l’imprenditore Francesco Barachetti imputato per peculato e false fatture per il caso della compravendita del capannone di Cormano (Milano) acquistato dalla Lombardia Film Commission, tra il 2017 e il 2018, con cui sarebbero stati drenati 800mila euro di fondi pubblici. La sentenza è stata emessa dalla settima penale di Milano. La difesa aveva chiesto l’assoluzione. Con rito abbreviato a giugno sono già stati condannati, sempre a seguito dell’inchiesta della Gdf coordinata dall’aggiunto Eugenio Fusco e del pm Stefano Civardi, gli ex revisori contabili per la Lega in Parlamento Alberto Di Rubba, anche ex presidente di Lfc, e Andrea Manzoni . I giudici (Malatesta-Fiorentini-Clemente) hanno deciso, però, di revocare la misura dei domiciliari per l’imprenditore, il quale dunque torna libero dopo 13 mesi, perché era stato arrestato nel novembre 2020. Le «esigenze cautelari», ha spiegato il collegio, «sono venute meno».

A Barachetti, condannato a 5 anni così come chiesto dall’aggiunto Fusco e dal pm Civardi, sono state concesse le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti, ma dovrà versare circa 294mila euro alla Lombardia Film Commission «entro 90 giorni» dal «passaggio in giudicato» della sentenza, ossia quando sarà definitiva, altrimenti quella somma gli verrà confiscata. In più, è stato condannato a versare provvisionali di risarcimento da 20mila euro e da 50mila euro rispettivamente al Comune di Milano (con l’avvocato Marco Dal Toso), socio di Lfc, ente partecipato dalla Regione Lombardia, e alla stessa Fondazione (col legale Andrea Puccio), entrambi parti civili. «Non era l’esito che ci aspettavamo, dobbiamo leggere le motivazioni e faremo appello», ha commentato l’avvocato Matteo Montaruli, legale di Barachetti, presente in aula.

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