La Wagner ferma l’avanzata verso Mosca. Prigozhin: «Non vogliamo spargere sangue»

LA GUERRA. I miliziani della Wagner sono arrivati «a 200 chilometri da Mosca», ma ora fanno «marcia indietro», annuncia Yevgeny Prigozhin. Nella capitale russa misure antiterrorismo. Putin alla nazione: «Difenderemo il nostro Stato da qualsiasi tradimento». L’alta attenzione delle cancellerie europee.

I miliziani della Wagner sono arrivati «a 200 chilometri da Mosca» ma ora fanno «marcia indietro», tornando verso sud per evitare «spargimento di sangue russo» da una parte o dall’altra. Lo afferma in un nuovo audio, citato dall’Ansa, Yevgeny Prigozhin.

Il ruolo di Lukashenko

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko afferma di aver negoziato con Prighozhin «lo stop ai movimenti» delle truppe di Wagner, stando a quanto diffuso via Telegram, e che il capo della milizia ha accettato. Il presidente bielorusso Lukashenko ha tenuto colloqui con il fondatore della Wagner a seguito di un accordo con il presidente russo Vladimir Putin, scrive la Tass citando il servizio stampa della presidenza bielorussa.

«Questa mattina, il presidente russo Vladimir Putin ha informato il suo collega bielorusso della situazione nel sud della Russia che coinvolge la compagnia militare privata Wagner. I capi di stato hanno concordato azioni congiunte. A seguito di questi accordi, il presidente bielorusso, avendo inoltre chiarito la situazione tramite il proprio canale, dopo il coordinamento con il presidente russo, hanno tenuto colloqui con il fondatore Evgeny Prigozhin», scrive la Tass citando la dichiarazione di Minsk.

L’avanzata

Il leader della milizia privata Wagner, Yevgeny Prigozhin, impegnato nella guerra contro l’Ucraina, ha sfidato nelle ultime ore la Russia e ne attacca i vertici militari, annunciando di controllare la città russa di Rostov e di marciare su Mosca con i suoi 25mila uomini pronti a morire, se il ministro della Difesa Shoigu non avesse accettato di incontrarlo.

Il presidente russo Vladimir Putin, nella mattinata di sabato 24 giugno, ha parlato alla nazione: «Ci hanno pugnalato alle spalle, ma difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento, e i responsabili saranno puniti. Non si ripeteranno gli eventi del 1917». Prigozhin ha replicato: «Si sbaglia, io non sono un traditore, basta con la corruzione e la menzogna». L’attenzione delle cancellerie europee è alta, gli Usa si stanno consultando con gli alleati mentre il presidente turco Erdogan ha manifestato il suo sostegno a Putin.

Bbc: «Evacuazione edifici pubblici in corso a Mosca»

I miliziani di Wagner sono arrivati nella regione di Lipetsk, a sud di Mosca. Lo afferma il governatore, Igor Artamonov, sul suo canale Telegram. A Mosca è in corso una massiccia evacuazione degli edifici pubblici, a causa dell’avanzata del Gruppo Wagner verso la capitale russa. Lo riporta la Bbc Russia postando anche video di persone che lasciano velocemente edifici e musei vicini al Cremlino come la Galleria Tretyakov, il Museo Pushkin e la Casa della Cultura Ges-2. A Mosca sono stati evacuati anche il centro commerciale Mega Belaya Dacha e il centro commerciale Kvartal.

Vertice fra Meloni, Tajani e Crosetto

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue l’evoluzione della crisi in Russia e ha tenuto un vertice con i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, e i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Lo rende noto Palazzo Chigi, sottolineando che Esteri, Difesa e intelligence in coordinamento con Palazzo Chigi stanno analizzando lo scenario, in costante contatto con gli alleati della Nato e dell’Unione europea.

«Non è il momento di parlare di evacuazione di italiani – ha dichiarato Tajani in collegamento col Tg1 – perché nessun Paese del G7 o europeo ha pensato a questo. Abbiamo chiesto di proteggere le ambasciate dei Paesi occidentali al governo della Federazione russa ma nulla più. Adesso non ci sono pericoli per i nostri cittadini in questo momento, quindi l’evacuazione non è prevista, ma seguiamo la situazione minuto per minuto».

Biden: «Incrollabile sostegno» all’Ucraina

Il leader Usa Joe Biden ha parlato oggi con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico del Regno Unito Rishi Sunak per discutere della situazione in Russia e affermare il loro «incrollabile sostegno» all’Ucraina.

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