Le montagne ancora imbiancate
Al San Marco moto «dirottate»

Il rifugio Tagliaferri e attorno almeno un metro di neve. Sembrerebbe marzo. E invece lo scatto è recente. La (tanta) neve si sta mettendo letteralmente di traverso al San Marco: dirottata altrove una comitiva di 40 motociclisti canadesi.

Il rifugio Tagliaferri (Valle di Scalve, quota 2.328) e attorno almeno un metro di neve. Sembrerebbe marzo, al massimo la fine di aprile. E invece lo scatto è recente.

Documenta questo pazzo inizio di giugno con le temperature di Ferragosto e, sopra una certa altitudine, un paesaggio ancora natalizio. Qualcosa di eccezionale legato evidentemente alle straordinarie precipitazioni della stagione che si è appena conclusa.

Basti un dato: attorno ai duemila metri, sulle Orobie, quest’anno sono caduti tra i 12 e i 14 metri di neve. Condizioni eccezionali (ma non eccezionalissime) che, alla vigilia dell’estate, offrono uno scenario inconsueto e a tratti surreale.

La (tanta) neve si sta mettendo letteralmente di traverso a quanti intendono transitare dal passo San Marco per raggiungere la Valtellina, salendo da Mezzoldo. La situazione ai quasi 2.000 metri del passo è alle soglie del solstizio d’estate, piuttosto complicata.

La chiusura del passo ha dirottato altrove una comitiva con ben 40 motociclisti, arrivata addirittura dal Canada. «È un gruppo – spiega Gino Galizzi di Valbrembanaweb e appassionato escursionista – che dal Quebec atterra a Marsiglia nella tarda primavera da ormai cinque anni e percorre in moto gli itinerari più suggestivi di tutta Europa».

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