Legge sul motocross nei boschi
Pirellone, se ne riparla a giugno

Il Consiglio regionale ha rinviato in Commissione la discussa legge sull’uso di boschi, sentieri, pascoli e mulattiere per gare di cross. Il Pd ha posto una pregiudiziale di costituzionalità: se ne riparlerà non prima di giugno.

Il consiglio regionale ha rinviato in Commissione il progetto di legge che prevede interventi «correttivi» alle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale. Una decisione presa con l’obiettivo di chiarire e specificare meglio il punto inerente la possibilità di autorizzare manifestazioni motoristiche sulle strade agrosilvopastorali. Secondo diverse associazioni ambientaliste (e non solo) il provvedimento avrebbe aperto in modo indiscriminato al motocross boschi, sentieri, pascoli e mulattiere in Lombardia. Il Pd ha posto una pregiudiziale di costituzionalità e i lavori del Consiglio si sono interrotti.

È seguita una riunione dei gruppi, per valutare i possibili cambiamenti del testo. Il testo è stato rimandato alla commissione Agricoltura con l’obiettivo di chiarire e specificare meglio il punto inerente la possibilità di autorizzare le manifestazioni motoristiche sulle strade agrosilvopastorali. «Su questo aspetto –ha spiegato il presidente della Commissione Agricoltura, nonché relatore del provvedimento, Alessandro Fermi – abbiamo assistito a una strumentalizzazione eccessiva e fuorviante da parte di alcune associazioni ambientaliste che hanno voluto far credere alla gente che con l’approvazione di questa legge avremmo dato il via libera a una liberalizzazione selvaggia della motorizzazione sui sentieri di montagna. Nulla di più falso e il ritorno del provvedimento in Commissione sarà l’occasione per meglio precisare e spiegare come stanno realmente le cose».

La decisione del rinvio in Commissione è stata presa dal Consiglio regionale su proposta del Sottosegretario alla montagna, ai rapporti istituzionali e all’attuazione del programma, dopo una riunione tra i gruppi consiliari. La riunione dei capigruppo si è tenuta in seguito alla presentazione da parte di alcuni consiglieri regionali del Pd della questione pregiudiziale sulla trattazione del provvedimento. Hanno votato a favore del rinvio in Commissione tutti i gruppi consiliari ad eccezione del Movimento Cinque Stelle, che si è astenuto, e di un consigliere regionale di Forza Italia, unico voto contrario.

Il presidente della Commissione Agricoltura, che è anche relatore del provvedimento, ha precisato che il ritorno in Commissione del progetto di legge dovrà essere finalizzato alla sola necessità di specificare e meglio definire l’aspetto inerente la possibilità concessa ai Comuni di autorizzare manifestazioni motoristiche su strade agrosilvopastorali: «Su questo aspetto – ha detto il relatore e presidente della Commissione Agricoltura- abbiamo assistito a una strumentalizzazione eccessiva e fuorviante da parte di alcune associazioni ambientaliste che hanno voluto far credere alla gente che con l’approvazione di questa legge avremmo dato il via libera a una liberalizzazione selvaggia della motorizzazione sui sentieri di montagna. Nulla di più falso e il ritorno del provvedimento in Commissione sarà l’occasione per meglio precisare e spiegare come stanno realmente le cose».

Il progetto di legge assegna a un apposito regolamento regionale la definizione dei criteri e delle procedure con cui gli enti proprietari potranno autorizzare il transito temporaneo di mezzi a motore (nel caso di un’area protetta occorre il parere preventivo dell’ente gestore).

Il provvedimento si propone inoltre di favorire il recupero dei terreni edificabili a destinazione produttiva che, se colonizzati spontaneamente da specie arboree o arbusti da meno di 15 anni, non saranno più definiti «boschi». Viene inoltre ampliata la casistica delle autorizzazioni comunali relative a interventi edilizi comportanti trasformazione d’uso del suolo in zone soggette a vincolo idrogeologico. Infine, è previsto che anche le Unioni dei Comuni possano autorizzare la trasformazioni dei boschi, in particolare per opere pubbliche.

Arrivano però già i primi commenti.

«Martedì 8 aprile in Consiglio regionale si è verificato un fatto gravissimo - dichiara Alessandro Sorte, vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e coordinatore provinciale bergamasco degli azzurri -. Il provvedimento avrebbe disciplinato una volta per tutte in modo chiaro e puntuale la materia delle manifestazioni sportive di veicoli a motore sui sentieri di montagna e nei pascoli, provvedimento fortemente voluto dai nostri sindaci, sui quali – ad oggi – ricadono tutte le responsabilità civili e penali, senza la tutela prevista dal nostro progetto di legge».

«Il testo, discusso per diversi mesi in VIII Commissione e approvato all’unanimità dalla maggioranza, doveva essere discusso ed approvato martedì 8 aprile in Consiglio. Tuttavia, un esponente del Pd – chiedendo votazione segreta – ha parlato di pregiudiziale di costituzionalità, sebbene durante le sedute della Commissione non abbia mai espresso dubbi in proposito. Avendo poi richiesto il voto segreto, abbiamo capito che qualcuno della nostra maggioranza voleva sfilarsi dal voto. Parlando chiaramente, i colleghi di Ncd – avendo notoriamente dei mal di mancia all’interno della maggioranza in Regione guidata da Lega e Forza Italia – hanno deciso di assecondare la posizione del Pd, obbligandoci a rinviare il progetto di legge in Commissione e quindi di rimandare a giugno la votazione. Trovo incredibile che una legge che tutela in primis i nostri sindaci bergamaschi, sia stata rinviata con tanta superficialità da alcuni consiglieri regionali di maggioranza. In Consiglio regionale è andato in scena un vecchio modo di fare politica dove si barattano leggi importanti per logiche di partito».

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