Locatelli, ecco l’interrogatorio
«Pagai la tangente nel mio ufficio»

Pierluca Locatelli ripercorre passo dopo passo le vicende che lo hanno fatto finire sotto inchiesta e che oggi lo vedono principale accusatore degli intrecci tra affari e politica a Bergamo. Sei cartelle fitte il verbale d’interrogatorio.

Gli incontri all’Autogrill e alla sede Pdl di Brescia con Nicoli Cristiani, per gli accordi sulla tangente per la discarica di amianto. Un asserito faccia a faccia con Marcello Moro nella sede della Locatelli Geometra Gabriele Spa per la consegna della presunta mazzetta da 50 mila euro per sbloccare l’affare Baldassini Tognozzi. Due appalti per l’Expo 2015, per i quali era anche riuscito a ottenere un appuntamento con l’allora presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni (incontro che poi saltò).

Nelle 6 cartelle fitte che costituiscono il verbale d’interrogatorio reso davanti al pm milanese Paolo Filippini il 20 dicembre 2011, 20 giorni dopo l’arresto, Pierluca Locatelli ripercorre passo dopo passo le vicende che lo hanno fatto finire sotto inchiesta e che oggi lo vedono principale accusatore degli intrecci tra affari e politica a Bergamo.

È da questo interrogatorio a Milano che poi partirà l’inchiesta bergamasca del pm Giancarlo Mancusi, che vede indagato per corruzione l’ex assessore pidiellino ed ex presidente del Consorzio di Bonifica, Marcello Moro.

Nel verbale, Locatelli illustra la finalità della presunta mazzetta data a Marcello Moro: «Lo scopo era far sì che il Comune, con l’intervento di Moro e di un avvocato del Comune, trovasse un accordo transattivo con l’impresa Baldassini e Tognozzi. Chiesi a Marcello Moro – è scritto nel verbale di Locatelli – di trovare una soluzione di transazione veloce e lui mi chiese 100 mila euro di cui 50 mila, a suo dire, da destinare all’avvocato del Comune, di cui non ricordo il nome. Gli consegnai subito 50 mila euro che dovevano essere per l’avvocato e che invece ha trattenuto lui stesso. La consegna della somma è avvenuta nelle sue mani presso gli uffici della mia società Locatelli Geometra Gabriele Spa, a Grumello, nella seconda metà del 2010. La seconda parte non gliela ho mai consegnata»

Raggiunto telefonicamente, iMarcello Moro ha ribadito la propria innocenza e si è detto pronto a dar battaglia per dimostrarlo nelle sedi opportune: «Ribadisco, non sono un corrotto. Sono totalmente estraneo ai fatti e per rispetto nei confronti di chi sta conducendo le indagini non intendo fare alcun commento nel merito. Vedremo alla fine».

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