L’ortopedico resta ai domiciliari
Il gip: non controlla le pulsioni

Resta ai domiciliari S. M., l’ortopedico cinquantasettenne di Monticelli Brusati (Brescia) arrestato l’altro giorno con l’accusa di violenza sessuale ai danni di tre donne, tra cui una venticinquenne bergamasca di Sarnico.

Resta ai domiciliari S. M., l’ortopedico cinquantasettenne di Monticelli Brusati (Brescia) arrestato l’altro giorno con l’accusa di violenza sessuale ai danni di tre donne - tra cui una venticinquenne bergamasca di Sarnico - che si erano presentate al Pronto soccorso dell’ospedale di Iseo, dove il medico lavora, per una visita.

Secondo il gip di Brescia, che venerdì 29 novembre ha interrogato l’ortopedico, il medico non sarebbe in grado di controllare le proprie pulsioni: per questo il giudice ha deciso di non rimetterlo in libertà ed evitare così che torni al lavoro dove, per il gip, potrebbe ripetere le presunte violenze nei confronti di altre pazienti.

Il medico si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande, preferendo rendere dichiarazioni spontanee: si è dichiarato innocente, spiegando al giudice che si è trattato di un malinteso. «Stava svolgendo semplicemente la sua attività professionale - spiega il difensore -: le palpazioni che le donne lamentano di aver subìto rientravano invece nella necessità, da parte del mio assistito, di accertare patologie mediche e traumi. Non c’era nessuna intenzione, da parte del medico, di usare violenza».

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