Mosca: «Il cessate il fuoco nei negoziati con Kiev» Autorità ucraine: «I civili morti sono almeno 2.000»

Guerra in Ucraina I negoziati dovrebbero ricominciare nella mattinata di giovedì 3 marzo e potrebbero prevedere anche il cessate il fuoco. Il riepilogo del settimo giorno di guerra.

L’ipotesi di un cessate il fuoco sarà sul tavolo dei negoziati che si svolgeranno nelle prossime ore tra Russia e Ucraina. Lo ha riferito il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, citato da Interfax, ma intanto prosegue l’offensiva russa. Il centro di Kharkiv è stato colpito nuovamente da missili russi mentre le forze separatiste filo-russe della Repubblica di Donetsk hanno circondato Mariupol dove non c’è più acqua e 500mila persone sono bloccate . Il vice sindaco Orlov: «Temiamo centinaia di vittime». A Kiev distrutti centinaia di snodi di trasporto, edifici residenziali, ospedali e asili . Spenti più di 400 incendi e disinnescati 416 esplosivi. Gli Stati Uniti stimano che nei sette giorni di invasione dell’Ucraina siano circa 2.000 i morti russi .

Mariupol senz’acqua: 500mila persone in trappola, «temiamo centinaia di morti». I missili su Kharkiv

Il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina si svolgerà stasera. Lo ha confermato su Facebook David Arakhamia, membro della delegazione ucraina e capo del partito di governo Servitori del popolo, citato dalla Tass. Secondo i media locali, i negoziati dovrebbero tenersi nella foresta Belovezhskaya Pushcha della regione di Brest, in Bielorussia, al confine con la Polonia.

Colloqui Kiev-Mosca nella foresta tra Bielorussia e Polonia, membro della delegazione ucraina: «L’incontro sarà stasera»

Non si possono escludere «rischi di scontro» con la Nato, ha detto il viceministro degli Esteri russo Grushko. Mentre il capo della diplomazia ucraina Kuleba afferma che l’Alleanza starebbe valutando l’ipotesi di una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina su richiesta di Kiev. Un’opzione, esclusa fino a ieri dai leader occidentali, che contemplerebbe la possibilità di prendere di mira aerei militari russi e quindi, sulla carta, d’innescare uno scontro diretto con Mosca. «Una Terza Guerra Mondiale sarebbe nucleare e devastante», ha avvertito il ministro degli Esteri russo Lavrov. Mentre il premier britannico Johnson alla Camera dei Comuni ha accusato Putin di «crimini di guerra» pronto a sostenere l’accusa di fronte a un tribunale internazionale.

Mosca non esclude rischi di scontro con la Nato per Kiev: «La Nato sta valutando una no-fly zone»

L’economia americana è «molto forte», l’inflazione è «ben sopra” il target della Fed ha spiegato il presidente Jerome Powell in audizone alla Camera, dicendosi «incline a sostenere» un aumento dei tassi di interesse di un quarto di punto in marzo. «Ci muoveremo con cautela» alla luce dell’invasione in Ucraina, osserva Powell secondo il quale l’impatto della guerra in Ucraina sull’economia americana è «altamente incerto». La Fed monitorerà la situazione da vicino e la banca centrale userà tutti gli strumenti a sua disposizione per evitare che l’inflazione si radichi nell’economia.

Fed, «Sì all’aumento dei tassi di un quarto di punto a marzo»

Le Borse europee si muovono in cauto rialzo coi futures Usa dietro ai quali hanno oscillato per tutta la mattinata. L’evolversi della guerra in Ucraina e le sanzioni allargate alla Bielorussia hanno contribuito a mettere in tensione le materie prime. Il petrolio, col texano Wti in salita del 4,7% a 108 dollari al barile e il Brent del 5,4% a 110 dollari in attesa dell’Opec+. Si impenna il prezzo del gas europeo. Valgono ormai quasi zero alcuni dei maggiori gruppi russi quotati alla Borsa di Londra attraverso i depositary receipts, i certificati che rappresentano le azioni di società estere mentre il listino di Mosca è chiuso per la terza seduta consecutiva.

«La qualità degli attivi delle grandi banche europee sarà messa sotto pressione dalle conseguenze dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, sebbene gli alti livelli di profitti operativi prima delle svalutazioni dovrebbero mitigare questo impatto». Lo afferma Fitch che ricorda come, secondo i dati della Bri al 30 settembre 2021, le banche europee avevano 91 miliardi di dollari di esposizione verso controparti russe. Gli istituti italiani e francesi, ricorda Fitch, sono quelli con «la più grande esposizione cross-border» e Socgen e Unicredit gli istituti con le «maggiori operazioni» in Russia.

Fitch, attivi banche europee sotto pressione per l’Ucraina

Prime prese di distanza tra la base della Chiesa ortodossa russa e il Patriarcato di Mosca guidato da Kirill. «Piangiamo il calvario a cui nostri fratelli e sorelle in Ucraina sono stati immeritatamente sottoposti», dice un gruppo di 236 sacerdoti e diaconi della Chiesa ortodossa russa definendo la guerra in Ucraina «fratricida», e chiedendo la riconciliazione e un immediato cessate il fuoco. La lettera è rilanciata da Vatican News. Il Patriarcato di Mosca è storicamente legato a doppio filo con il Cremlino. Non ci sarebbero tra le firme quelle di metropoliti, le figure più alte in gerarchia. La lettera è aperta ad altre firme.

Rivolta di preti ortodossi russi, «guerra fratricida» lettera di 230 chierici contro il patriarcato di mosca

L’ospedale infantile Regina Margherita di Torino accoglierà sette bambini malati che necessitano di cure oncologiche ed ematologiche. Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio ha organizzato il salvataggio con l’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk. «Andremo a prendere loro e le rispettive famiglie tra sabato e domenica al confine tra Ucraina e Moldavia con un mezzo speciale con a bordo una equipe media», spiega

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