Oggi l’ultimo saluto all’operaio
morto cadendo da un ponteggio

Tornerà a casa stamattina la salma di Angelo Carniti, 56 anni, l’operaio morto nel pomeriggio di lunedì 17 marzo in un tragico incidente mentre era al lavoro a Milano. È caduto da un’altezza di 4 metri e ha battuto violentemente la testa sul pavimento

Tornerà a casa stamattina la salma di Angelo Carniti, 56 anni, l’operaio morto nel pomeriggio di lunedì 17 marzo in un tragico incidente mentre era al lavoro a Milano. Il feretro farà ritorno per l’ultima volta nella sua casa di via Verdi a Botta di Sotto il Monte - Giovanni XXIII. Nel pomeriggio, alle 14,30, nella chiesa parrocchiale della frazione si terrà la funzione funebre.

Lunedì 17 marzo l’operaio bergamasco, insieme ad altri due colleghi, stava lavorando nel capannone di via Fratelli Bressa, a Precotto, su un trabattello mobile a un’altezza di circa quattro metri: si trovava lassù per prendere delle misure. All’improvviso, verso mezzogiorno, con tutta probabilità ha perso l’equilibrio, è caduto e ha battuto violentemente la testa sul pavimento, procurandosi un forte trauma cranico.

Gli operai che si trovavano nel capannone e l’hanno subito soccorso, hanno intuito che le ferite subite a causa della caduta erano molto gravi e hanno prontamente allertato il 112. Il ferito è stato trasportato in codice rosso al Pronto soccorso dell’ospedale «San Raffaele», ma il cuore dell’operaio ha cessato di battere dopo poche ore.

Il corpo senza vita è stato sottoposto, nell’Istituto di medicina legale, all’autopsia ordinata dalla magistratura milanese. Gli accertamenti e i rilievi del tragico infortunio sul lavoro sono stati effettuati dalla Polizia di Stato, in collaborazione con i tecnici dell’Asl di Milano, che dovranno ora cercare di ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto e risalire a eventuali responsabilità.

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