Orio, trovati altri sei ordigni
«Voli e passeggeri: nessun rischio»

Spuntano altri ordigni inesplosi all’interno dell’area dell’aeroporto di Orio al Serio. In totale ora sono sette, contando quello rinvenuto a dicembre e fatto brillare in una cava di Palosco. Si tratterebbe di residuati inesplosi risalenti al bombardamento del 9 agosto 1944.

Spuntano altri ordigni inesplosi all’interno dell’area dell’aeroporto di Orio al Serio. In totale ora sono sette, contando quello rinvenuto a dicembre e fatto brillare in una cava di Palosco.

Grazie a strumenti sofisticati è stato possibile individuare altre bombe risalenti al secondo conflitto mondiale nel sottosuolo dell’area nella parte nord dello scalo, dove sono in corso lavori preliminari all’intervento di manutenzione straordinaria della pista di volo, in programma dal 13 maggio al 2 giugno.

Questi lavori di predisposizione delle opere accessorie prevedono attività di scavo in un’area periferica del sedime aeroportuale. Un’attività preventiva importante, messa in atto fin dall’inizio dei lavori.

Anche in questo caso si tratterebbe di residuati inesplosi risalenti al 9 agosto 1944, quando Orio venne bombardata dagli Alleati. L’aeroporto di Orio al Serio, all’epoca utilizzato solo per scopi militari, era fortificato e occupato dai tedeschi.

Tra gli ordigni rinvenuti, uno in particolare - il più piccolo - sarebbe ammalorato e difficilmente trasportabile fuori dal contesto di ritrovamento. Importante dunque completare tutte le verifiche e i sopralluoghi per decidere come intervenire.

Vertice lunedì col prefetto

È stato fissato per il prossimo lunedì un tavolo tecnico di coordinamento con il prefetto, alla presenza della Protezione civile, Provincia, Ufficio cave, Enac per decidere il da farsi e individuare un luogo dove far brillare gli ordigni. Dopo una serie di verifiche, che sono in corso e proseguiranno nelle prossime ore, le bombe, già messe in sicurezza, dovranno essere fatte brillare: come avvenuto la scorsa volta, è probabile che l’intervento sia affidato agli artificieri del Comando delle Forze di Difesa Nord di Padova. Un lavoro che richiede la massima allerta. Si dovrà decidere se evacuare la zona. L’attività aeronautica sarà sospesa soltanto durante la rimozione dei residuati. L’area off limits comprende un chilometro e mezzo dal luogo di ritrovamento delle bombe.

Nessun rischio per aerei e passeggeri

Da Sacbo arrivano rassicurazioni . Non c’è nessun rischio per lo svolgimento delle attività aeronautiche e nessun pericolo per i viaggiatori in transito allo scalo bergamasco.I lavori in corso sul sedime aeroportuale - specificano dalla società - offrono l’opportunità di realizzare un’approfondita opera di bonifica che non compromette la continuità e la sicurezza delle attività aeronautiche né il cronoprogramma dei lavori stessi. La zona interessata è periferica, e non riguarda zone coinvolte dal movimento degli aeromobili.

Il comunicato ufficiale di Sacbo

Nel corso dei lavori preliminari all’intervento di manutenzione straordinaria della pista di volo, in fase di predisposizione delle opere accessorie che prevedono attività di scavo in area periferica a nord del sedime aeroportuale, si è giunti al ritrovamento di nuovi residuati bellici. Tale eventualità era stata preventivata e per tale motivo, in fase di esecuzione dei lavori, sono state messe in atto le procedure per eseguire la contestuale bonifica del terreno.

Nello specifico, i lavori in corso sul sedime aeroportuale offrono l’opportunità di realizzare un’approfondita opera di bonifica che non compromette la continuità e la sicurezza delle attività aeronautiche né il cronoprogramma dei lavori stessi.

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