Papa Francesco dai bimbi malati
Come Giovanni XXIII 55 anni fa

di Emanuele Roncalli

Primo Natale da Papa e visita ai piccoli malati del «Bambino Gesù». Papa Francesco, come Papa Giovanni XXIII oggi pomeriggio sarà all’Ospedale Pediatrico del Gianicolo, di proprietà della Santa Sede, conosciuto dalle famiglie come «l’Ospedale del Papa».

Primo Natale da Papa e visita ai piccoli malati del «Bambino Gesù». Papa Francesco, come Papa Giovanni XXIII oggi pomeriggio dalle 16 alle 19 sarà all’Ospedale Pediatrico del Gianicolo, di proprietà della Santa Sede, conosciuto dalle famiglie come «l’Ospedale dei bambini» e «l’Ospedale del Papa».

La visita di Bergoglio rinnova una tradizione cara ai suoi

predecessori, inaugurata dal pontefice bergamasco nel Natale del 1958, esattamente 55 anni fa. Ed è appunto il segno di quanto proprio nei giorni delle feste natalizie il Pontefice voglia ancora di più stare vicino a chi soffre, ai deboli e agli indifesi.

Scorrono ancora nella mente alcune immagini in bianco e nero e rari fotogrammi a colori della visita di Papa Roncalli ai malati. Del resto gli incontri di Giovanni XXIII con i bambini sono rimasti famosi.

Quando visitò quelli degenti all’Ospedale del Bambin Gesù, si sentì chiamare da un bambino «Vieni qui, Papa, vieni qui, Papa»..Si avvicinò al lettino e chiese:«Come ti chiami?». «Angelo, Papa». «Vedi, caro piccolo, una volta mi chiamavo anch’io Angelo, ma da qualche giorno mi hanno fatto cambiare il nome. Adesso mi chiamo Giovanni» .

In un’altra corsia dello stesso ospedale un fanciullo diventato cieco gli disse: «Io lo so che tu sei il Papa, ma non ti posso vedere. Però ti voglio un mondo di bene lo stesso». Negli occhi di Papa Giovanni spuntarono due lacrime e forse per la prima volta rimase senza parola.

L’episodio più commovente fu quello dell’udienza concessa - questa volta in Vaticano - a Catherine, una bambina americana condannata dalla leucemia, che aveva espresso il desiderio di vedere il Papa prima di morire. La bimba indossava l’abitino bianco della prima Comunione e, nonostante sembrasse in salute, in realtà si reggeva a malapena in piedi

Papa Giovanni le andò incontro, la prese per mano e la fece sedere accanto a sé. Poi parlarono per circa tre quarti d’ora: cosa si siano detti in quel lunghissimo tempo, un tempo che il Papa dedicava raramente anche alle maggiori personalità, resta un mistero; tanto più se si pensa all’inglese di Papa Giovanni e al poco comprensibile «slang» della bambina americana. Dopo quella visita Papa Roncalli chiese spesso della salute della bambina.

Tornando alla visita di Papa Francesco, occorre ricordare che anche altri pontefice da Paolo VI fino a papa Wojtyla e Benedetto XVI, tutti i predecessori di Francesco insomma ,hanno sempre visitato i piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico. Dopo Roncalli, il primo gennaio 1968 fu la volta di Paolo VI , il 7 gennaio 1979 di Giovanni Paolo II, mentre il 30 settembre 2005 Benedetto XVI che varcò la soglia dell’ospedale pediatrico per «testimoniare l’amore di Gesù per i bambini»

LA VISITA DI OGGI

Il percorso della visita è stato immaginato perché nei diversi reparti il Pontefice possa incontrare il maggior numero possibile di piccoli ricoverati - oltre centro, è stato calcolato - che lo reclamano a gran voce: «Vorrei che il Papa mi abbracciasse», è scritto in uno dei messaggi che i piccoli pazienti hanno scritto in queste ore per raccontare i propri sogni e i desideri. «Non voglio più stare male!», grida Martina in un altro messaggio.

Tutti i pazienti dell’ospedale potranno seguire i momenti salienti della visita attraverso gli schermi a circuito chiuso presenti nelle stanze e nei reparti. In collegamento ci saranno anche le sedi locali del Bambino Gesù di Palidoro, Santa Marinella, Potenza e Taormina. Papa Francesco incontrerà anche un gruppo di famiglie «Figli in Cielo», seguite dai cappellani dell’ospedale, che hanno conosciuto la sofferenza della perdita di un figlio.

L’OSPEDALE BAMBINO GESU’

Di proprietà della Santa Sede, il Bambino Gesù è il più grande Policlinico e Centro di ricerca pediatrico in Europa, collegato ai maggiori centri internazionali del settore. Al suo interno lavorano quasi 2600 tra medici, ricercatori, infermieri, tecnici ospedalieri e impiegati. Oltre 1 milione, ogni anno, le prestazioni ambulatoriali, 27mila ricoveri, 25mila interventi chirurgici, 71mila accessi al dipartimento di emergenza. 607 i posti letto complessivi nelle sedi del Gianicolo, di Palidoro e Santa Marinella. Nato nel 1869 come primo ospedale pediatrico italiano (per la generosa iniziativa dei duchi Arabella e Scipione Salviati), è stato donato alla Santa Sede nel 1924.

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