Rinforzi dell’Eintracht Francoforte
aiutarono gli ultrà contro i veronesi

Dalla Germania allo stadio di Bergamo, probabilmente richiamati, più che dal fascino della partita, dalla battaglia che si annunciava contro i veronesi, acerrimi nemici degli ultrà atalantini. Proseguono le indagini della Digos sui disordini del 19 aprile.

Dalla Germania allo stadio di Bergamo, probabilmente richiamati, più che dal fascino della partita, dalla battaglia che si annunciava contro i veronesi, acerrimi nemici degli ultrà atalantini. Proseguono le indagini della Digos sui disordini del 19 aprile, che avevano già portato a 14 denunce e a un arresto: e riservano sorprese.

Le ultime hanno il volto di due tedeschi appartenenti alla tifoseria dell’Eintracht Francoforte (gemellata con quella nerazzurra)e sospettati di essere tra il centinaio di teppisti che prima di Atalanta-Verona aveva scatenato gli scontri in via Marzabotto.

I due non sono ancora stati denunciati e daspati solo perché la pratica di identificazione non è ancora terminata: la ricevitoria in cui hanno acquistato i biglietti ha registrato solo nazionalità e città di residenza, non l’indirizzo. Così, il recapito della notifica dovrà passare per il ministero degli Interni e l’Interpol.

Sono invece finiti dritti nel registro degli indagati altri 4 bergamaschi, tre tifosi della Nord e uno della Sud, dopo che nei giorni scorsi l’informativa partita dalla questura è arrivata sulla scrivania del pm Carmen Pugliese.

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