Sindaci contro il Patto di stabilità
Alla manifestazione saranno 200

«Un Patto stupido uccide il paese». È lo slogan che sabato mattina, su un maxistriscione giallorosso (i colori della provincia), aprirà il corteo, non solo di protesta ma anche di proposta, dei sindaci.

«Un Patto stupido uccide il paese». È lo slogan che sabato mattina, su un maxistriscione giallorosso (i colori della provincia), aprirà il corteo, non solo di protesta ma anche di proposta, dei sindaci che sfileranno in centro per chiedere allo Stato di rivedere i rapporti tra governo centrale ed enti locali, a partire dal Patto di stabilità.

«Un nodo scorsoio che se non si allenta porterà i Comuni a chiudere nel 2014», sono tranchant i sei primi cittadini «frontmen» dell’iniziativa. Dal sindaco di Bergamo Franco Tentorio a Riccardo Cagnoni di Vertova (centrodestra), da Luca Carrara di Albino a Graziano Pirotta di Canonica d’Adda (centrosinistra), da Gianfranco Masper di Treviolo e Pierguido Vanalli di Pontida (Lega).

Il serpentone - 150 i presenti, ma potrebbero essere 200 -tricolore partirà alle 10 da Palazzo Frizzoni per arrivare al Teatro Donizetti, dove i sei promotori interverranno per esporre in sintesi le ragioni della mobilitazione. Questa volta non ci saranno gesti simbolici (come la riconsegna delle chiavi dei Comuni o delle fasce tricolore al prefetto, che a Bergamo, al momento, non ci sarebbe ancora, essendo il posto vacante).

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