La donna morta alla Malpensata
Autopsia finita, «tragico gesto»

È durata circa due ore l’autopsia sulla salma di Simona Grisa: l’esame ha chiarito chiarire che le ferite alla schiena della 39enne sono dovute alle fratture delle ossa riportate nella caduta. Secondo gli inquirenti si è di fronte a un tragico gesto.

È durata circa due ore l’autopsia all’ospedale Papa Giovanni XXIII sulla salma di Simona Grisa: l’esame ha chiarito che le ferite alla schiena della 39enne sono dovute alle fratture delle ossa riportate nella caduta. Secondo gli inquirenti si è di fronte a un tragico gesto.

La donna è stata trovata morta martedì 15 luglio in un cortile di un palazzo alla Malpensata, dopo un volo dal 4° piano.

Sul corpo della donna, gli agenti della Questura e della polizia scientifica avevano trovato tre lesioni che, in un primo tempo, sembrava si potessero attribuire ad un corpo contundente. Sono invece state provocate, hanno spiegato gli inquirenti, dalle ossa che si sono frantumate nella caduta.

La 39enne era da qualche tempo in cassa integrazione: una persona schiva e riservata, così la descrivono tutti i vicini, con nessuna frequentazione strana. Viveva al quarto piano, mentre un piano più sotto c’è l’appartamento della mamma, ammalata, e di uno dei tre fratelli. C’è anche una sorella, che vive altrove, gemella della vittima.

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