Tentorio pensa ai 26 mila astenuti
Giorgio Gori torna nei quartieri

Duemila voti di scarto con Giorgio Gori. Tanti? Pochi? Franco Tentorio è fiducioso: il divario con l’avversario (che ha preso 28.281 preferenze) è colmabile, il sorpasso e quindi la riconferma a Palazzo Frizzoni un traguardo alla portata.

Duemila voti di scarto con Giorgio Gori. Tanti? Pochi? Franco Tentorio è fiducioso: il divario con l’avversario (che ha preso 28.281 preferenze) è colmabile, il sorpasso e quindi la riconferma a Palazzo Frizzoni un traguardo alla portata.

Ma dove andare a prendere i voti? «Innanzitutto da chi domenica non è andato a votare» rileva il sindaco. Oltre ventiseimila astenuti, una cifra enorme, cinquemila in più del 2009. Basterebbe convincerne anche solo uno su dieci per ribaltare i pesi in campo.

E se il sindaco attuale pensa agli astenuti, Giorgio Gori è tornato da dove era partito: il mercato del giovedì, al Villaggio degli Sposi. Perché è dai quartieri che riparte l’ultimo sprint della sua campagna elettorale, a dieci giorni dal ballottaggio.

Per confermare il vantaggio di quasi tre punti guadagnato domenica sul sindaco uscente Franco Tentorio, Giorgio Gori ha deciso di incontrare di persona i suoi elettori, per ringraziarli e ricordare loro che l’8 giugno si torna alle urne. Gli ultimi sforzi si concentrano dunque nei quartieri, ma non a caso. È nella parte più periferica della città che Gori e i candidati che lo sostengono, hanno ottenuto i migliori risultati, a suon di preferenze.

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