Tragedia di Pontida
Il capostazione sarà interrogato

Il capostazione di Ambivere, Aurelio Carminati, per il momento unico indagato per il tragico scontro fra treno e ambulanza di giovedì scorso a Pontida, presto potrà fornire la sua versione dei fatti agli inquirenti.

Il capostazione di Ambivere, Aurelio Carminati, per il momento unico indagato per il tragico scontro fra treno e ambulanza di giovedì scorso a Pontida, presto potrà fornire la sua versione dei fatti agli inquirenti. Il dipendente delle Ferrovie, infatti, nei prossimi giorni sarà interrogato in Procura dal pm Maria Cristina Rota, che coordina le indagini, eseguite dalla polizia ferroviaria di Bergamo.

L’ipotesi di reato formulata nei confronti di Carminati è disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo: nello scontro fra il treno Bergamo-Lecco e l’ambulanza al passaggio a livello di Ca’ de’ Rizzi, infatti, hanno perso la vita Umberto e Claudio Pavesi, padre e figlio.

Il capostazione è stato iscritto nel registro degli indagati a seguito dei primi accertamenti svolti dalla Polfer, in particolare esaminando i dati contenuti nei brogliacci e nella memory card (una sorta di scatola nera) sequestrata alla stazione di Ambivere. Ogni attività compiuta alla stazione, infatti, viene registrata, con tanto di orario preciso al secondo. La polizia ferroviaria, studiando i dati, ha appurato che le sbarre del passaggio a livello di Pontida si sarebbero alzate su impulso trasmesso dalla stazione di Ambivere. L’ipotesi è che le barriere siano state alzate manualmente per ovviare al fatto che, in quell’occasione (ma anche un’ora prima) erano rimaste abbassate a lungo e in maniera anomala. Nel corso dei loro sopralluoghi, gli inquirenti hanno appurato che il pulsante per l’innalzamento manuale delle sbarre era stato spiombato e poi ripiombato, come del resto è previsto dalla procedura. Lo stesso giovedì pomeriggio Carminati era stato sentito dagli agenti della Polfer, ai quali aveva spiegato di aver utilizzato il comando manuale, ma non in occasione dell’incidente: «L’ho azionato quando andava fatto».

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