Treni Milano-Brescia-Verona
Doccia fredda per i pendolari

Un incontro giovedì sera nella sede della Regione Lombardia per confermare quello che è un dato più che certo re cioè che l’attuale servizio ferroviario sulla linea Milano-Brescia-Verona proprio non va. Lo sperimentano tutti i giorni i pendolari. Anche venerdì 28 febbraio treni cancellati

Un incontro giovedì sera nella sede della Regione Lombardia per confermare quello che è un dato più che certo re cioè che l’attuale servizio ferroviario sulla linea Milano-Brescia-Verona proprio non va. Lo sperimentano tutti i giorni i 36 mila pendolari della linea che porta a Brescia , ma serve le località della Bassa Bergamasca.

Ci sono ritardi, treni vecchi, treni strapieni e rimane un miraggio il potenziamento del servizio dopo che la Regione Lombardia ha dovuto correre ai ripari nello scorso mese di dicembre per salvare alcuni treni che la Regione Veneto aveva deciso di cancellare. Secondo quando riferito dai pendolari presenti a Milano ieri sera, le prospettive non sono rosee per quanto riguarda un netto miglioramento del servizio. La coperta di soldi, mezzi e uomini, è corta per pensare di potenziare oggi il servizio regionale tra le due principali città della Lombardia. Al tavolo del Pirellone con i funzionari regionali c’erano i comitati pendolari di Brescia, di Bergamo , di Treviglio e di Romano-Rovato-Chiari. Con loro, dirigenti di Trenord e di Rete Ferroviaria Italiana, funzionari della Regione ,della Provincia di Brescia e di alcuni comuni tra cui Treviglio. E l’assessore comunale di Brescia ,Federico Manzoni.

«Era assente come accade spesso il rappresentante della Provincia di Bergamo. Forse noi della Bassa non siamo considerati parte della provincia di Bergamo» chiosa ironicamente un referente dei pendolari presenti. I pendolari hanno fatto diverse segnalazioni: dai treni sporchi e vecchi agli orari che andrebbero modificati, alla mancanza di controlli sui treni dove sempre più frequentemente si derubano e si scippano i viaggiatori. «Abbiamo voluto sottolineare soprattutto il problema dei ragazzi che vanno in treno a scuola a Romano e nel Bresciano e che arrivano sempre tardi alle lezioni. I presidi sono stanchi e i ragazzi pure. Ci sono poi i lavoratori che timbrano in ritardo» commenta un pendolare del comitato di Treviglio per dire che la situazione si sta arroventando.

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 28 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA