Una mamma sul Milano-Bergamo
«Brutta figura per turisti e bimbi»

«È salito sul treno senza biglietto. Un senzatetto con una bottiglia in mano che si portava dietro un tanfo irrespirabile». Inizia così la lettera di una mamma sul treno Milano-Bergamo delle 19.10 di domenica 18 maggio.

«È salito sul treno senza biglietto. Un senzatetto con una bottiglia in mano che si portava dietro un tanfo irrespirabile». Inizia così la lettera di una mamma sul treno Milano-Bergamo delle 19.10 di domenica 18 maggio. «Si è seduto vicino alla mia famiglia poco prima dell’arrivo del controllore, ha sputato per terra e si è accomodato sulle poltrone. Ci siamo spostati, non riuscivamo a respirare, e il controllore non ha potuto fare altro che guardarlo e con un cenno indicargli la porta». Per scendere.

«Intanto però il treno è sempre più sporco, il sostegno sociale a queste persone è pressochè inesistente se non vengono aiutate e due bambini, i miei figli, hanno osservato la scena non capendo a questo punto cosa è giusto e cosa è sbagliato. Sul treno giravano brutti ceffi, gruppetti di adolescenti evidentemente senza biglietto, combriccole di zingari tra violini e fisarmoniche - continua la lettera -. Io ho preso il treno perchè i miei figli conoscono praticamente solo la macchina, ma se questa è la situazione dei nostri mezzi, senza aiuti, senza decoro, senza vigilanza, il debole è la famiglia che paga regolarmente il biglietto».

E la condanna non è per il controllore: «Cosa poteva fare? Dargli la multa? Per cosa? Il problema è il sistema che è sbagliato, perchè alle stazioni non c’è controllo, e chi sbaglia sa che non sarà punito. Perchè non c’è nessuno a far rispettare le leggi». Con un commento: «Mi sono vergognata: del nostro sistema di trasporti, per i turisti che stavano viaggiando nel mio stesso vagone. E mi sono demoralizzata a dover spiegare ai miei bambini questo spaccato della nostra vita, così misera e senza giustizia».

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