Vallanzasca torna dietro le sbarre
Sorpreso a rubare un paio di boxer

Due anni fa, la sua estate a Sarnico come commesso-magazziniere in un negozio di abbigliamento aveva scatenato una ridda di polemiche. Venerdì Renato Vallanzasca, il celebre boss della Comasina, è tornato in un negozio a Milano, ma per rubare un paio di boxer da uomo

Due anni fa, la sua estate a Sarnico come commesso-magazziniere in un negozio di abbigliamento aveva scatenato una ridda di polemiche, culminato con la sospensione a tempo indeterminato del contratto. Venerdì Renato Vallanzasca, il celebre boss della Comasina, è tornato in un negozio a Milano, ma per rubare un paio di boxer da uomo.

Tutto è avvenuto all’Esselunga di viale Umbria, dove secondo indiscrezioni «Renè» era stato notato rompere delle confezioni di boxer nella corsia dell’intimo, e quando è giunto alle casse l’addetto antitaccheggio gli ha detto che c’era altra roba da pagare. Lui avrebbe risposto in modo altezzoso con un “E allora?’”e si sarebbe rifiutato di mostrare il contenuto della sua borsa.

A quel punto il responsabile del punto vendita ha chiamato le forze dell’ordine. Dalla perquisizione sono emerse le mutande, le cesoie e il concime e a quel punto i carabinieri gli hanno intimato di accomodarsi nella “gazzella”. Lui non ha protestato ed è salito sulla vettura.

Sabato 14 giugno il giudice delle direttissime e il Tribunale di sorveglianza hanno deciso la convalida dell’arresto e la sospensione temporanea del regime di semilibertà. «Siamo rimasti davvero sorpresi, niente ci avrebbe fatto immaginare un’azione così illogica da parte sua» il commento a caldo del direttore del carcere di Bollate, Massimo Parisi, all’arresto di Vallanzasca per furto.

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