Veranda, trovate irregolarità
Il Pd: così si copre il vuoto di idee

Il verbale della Polizia edilizia verrà redatto martedì 13 maggio, ma da alcune indiscrezioni sembrerebbe ci siano delle irregolarità sull’intervento di ampliamento e copertura del porticato di casa Gori. Il Pd commenta: «Attacchi personali per coprire il vuoto di idee».

Il verbale della Polizia edilizia verrà redatto martedì 13 maggio, ma da alcune indiscrezioni emerse dopo il sopralluogo di lunedì alla villa del candidato sindaco Giorgio Gori sembrerebbe ci siano delle irregolarità sull’intervento di ampliamento e copertura del porticato.

La struttura verandata della villa di Porta Dipinta (realizzata in una zona con vincoli paesistici) sembrerebbe avere margini di ampliamento più ampi del previsto (non si parlerebbe di centimetri, ma di metri aggiunti alla struttura originale) e avrebbe delle dotazioni (dall’impianto del riscaldamento al pavimento in parquet) più da salotto che da veranda «con pannelli in plexiglas rimuovibili», come invece aveva spiegato qualche giorno fa Giorgio Gori in risposta alle accuse avanzate da Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord e consigliere comunale a Palazzo Frizzoni. È anche in seguito all’interpellanza dell’esponente del Carroccio che le forze dell’ordine si sono attivate con un sopralluogo nel primo pomeriggio di ieri, durante il quale tre agenti del nucleo speciale «Polizia edilizia e ambientale» della polizia locale di Bergamo hanno fotografato e fatto dei rilievi sulla struttura esterna all’abitazione (dopo aver verificato negli uffici, durante la mattinata, alcuni documenti relativi all’intervento edilizio). Partendo dal materiale raccolto, gli agenti si confronteranno con l’ufficio tecnico comunale e stenderanno un verbale.

L’iter per l’accertamento della vicenda si chiuderà in «tre, massimo quattro giorni», assicura Giorgio Gori.

Nel caso in cui l’intervento sul porticato non risulti in regola, si aprono diversi scenari. Se l’intervento non è stato autorizzato ma risulta sanabile è possibile procedere con un permesso in sanatoria e l’estinzione dell’eventuale reato (naturalmente la sanatoria si può concedere se l’intervento, benché non autorizzato, risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente). Se l’intervento è stato invece realizzato in maniera del tutto abusiva, dalla Polizia locale partirebbe una comunicazione di notizia di reato indirizzata alla procura della Repubblica, e quindi il candidato sindaco Gori correrebbe il rischio di finire nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di abuso edilizio.

Sulla vicenda il Pd fa quadrato su Giorgio Gori. Già l’iter interno per arrivare alla sua candidatura a sindaco non è stata facile, e ancora oggi ci sono degli strascichi. Ma la sua leadership non è messa in discussione. E la prospettiva viene ribaltata contro il centrodestra.

Sulle ipotizzate irregolarità riscontrate nell’intervento di ampliamento della veranda della villa di Giorgio Gori e al sopralluogo, si esprimono anche i sostenitori del candidato sindaco. Nadia Ghisalberti spera in una rapida risoluzione: «È bene che abbiano fatto il sopralluogo, così la vicenda si potrà risolvere rapidamente e torneremo a parlare di programma – commenta Nadia Ghisalberti, capogruppo Patto Civico, lista a sostegno di Gori –. Sono certa che Giorgio Gori, come ha annunciato, saprà chiarire questa sua personale vicenda».

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