Via le barriere architettoniche in casa
Dal Pirellone arrivano 4,1 milioni

Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alla Casa, Paola Bulbarelli ha stanziato 4.150.000 euro per sostenere economicamente le famiglie a basso reddito che devono affrontare spese ingenti per l’adeguamento della propria abitazione.

Aiutare concretamente le famiglie ad avere una casa adeguata significa anche agevolare l’abbattimento delle barriere architettoniche per quei nuclei in cui sono presenti soggetti con disabilità. Per questo Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità,Paola Bulbarelli ha stanziato 4.150.000 euro per sostenere economicamente le famiglie a basso reddito che devono affrontare spese ingenti per l’adeguamento della propria abitazione.

«Spesso basta davvero poco - spiega l’assessore - per semplificare la vita delle persone diversamente abili all’interno delle mura delle propria casa. L’installazione del servoscala o dell’ascensore, l’adeguamento dei servizi igienici, ad esempio, sono interventi semplici, che possono essere finanziati da questa misura sperimentale, e che soprattutto possono portare grande benefici all’intera famiglia. Con questo contributo abbiamo stimato di poter finanziare circa 1.000 domande»

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Possono beneficiare della misura le persone diversamente abili con menomazioni o limitazioni permanenti, di carattere fisico, sensoriale o cognitivo, compresa la cecità, che incontrano ostacoli o impedimenti ad usufruire degli spazi nell’edificio nel quale risiedono. Saranno i Comuni della Lombardia a ricevere e a verificare i requisiti delle domande. L’approvazione finale e la graduatoria per l’erogazione dei finanziamenti ai territori spetterà alla Direzione Generale Casa.«Si tratta di un contributo economico significativo -–conclude l’assessore alla Casa -–per cercare di aiutare persone in difficoltà ad avere condizioni di vita, almeno in casa loro, quantomeno accettabili. E’ un segno tangibile di come la Regione Lombardia sia vicina a cittadini meno fortunati e che hanno il diritto di vivere in maniera dignitosa»

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