Zelensky: «L’ Ucraina è il cancello, le barbarie non entrino in Ue». Draghi: «Davanti all’inciviltà non ci giriamo dall’altra parte»

Il discorso Il presidente ucraino Zelensky ha parlato per circa 12 minuti. Il suo intervento, seguito in religioso silenzio, è stato seguito da una unanime standing ovation del Parlamento durata un paio di minuti.

«L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare citta ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata». Così il presidente ucraina Volodymyr Zelensky in collegamento con la Camera dei deputati ha parlato al popolo italiano, raccontando i giorni di devastazione del suo Paese: «Nei quartieri delle città seppelliscono i morti nelle fosse comuni e questo succede nel 2022 e ogni giorno di guerra porterà via altre vite dei nostri bambini».

«Dopo tutta la tragedia vissuta, ora Kiev ha bisogno di vivere nella pace, una pace continua, eterna, come deve averla Roma e qualunque città del nostro mondo. Ma a Kiev ogni giorno si sentono le sirene e cadono le bombe e i missili»

«Siamo sul limite della sopravvivenza. Kiev ha vissuto guerre feroci e dopo tutte queste tragedie ha bisogno di vivere nella pace, ma abbiamo ogni giorno le sirene, ogni giorno cadono missili, ci sono truppe dell’esercito russo che torturano violentano, rapiscono bimbi e distruggono. Questo è stato fatto in Europa dai nazisti». Zelensky continua: «Una settimana fa ho parlato ad un incontro a Firenze, ho chiesto a tutti gli italiani di portare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi, ora sono ora 117, a causa del procrastinarsi della guerra. Con la pressione russa ci sono migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi».

«Dopo tutta la tragedia vissuta, ora Kiev ha bisogno di vivere nella pace, una pace continua, eterna, come deve averla Roma e qualunque città del nostro mondo. Ma a Kiev ogni giorno si sentono le sirene e cadono le bombe e i missili».

27 giorni di invasione

«Gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia, noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l’alluvione. Noi apprezziamo moltissimo ma l’invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni» ha detto il presidente ucraino. L’invasione dura da 27 giorni «e abbiamo bisogno di altre sanzioni e altre pressioni» chiede il presidente, che avverte: «L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo.Loro vogliono entrare in Europa ma le barbarie non devono entrare».

«Oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza»

A prendere la parola dopo il collegamento dall’Ucraina, il premier Draghi: «A nome del governo voglio ringraziare il presidente Zelensky per la sua straordinaria testimonianza, dall’inizio della guerra l’Italia ha ammirato il coraggio, la determinazione, il patriottismo del presidente e dei cittadini ucraini - ha detto -. Oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza».

«Davanti a inciviltà non ci giriamo dall’altra parte - ha spiegato il premier Draghi -. La solidarietà mostrata dagli italiani è enorme, penso agli aiuti alimentari sanitari che i nostri concittadini hanno inviato, penso all’accoglienza dei rifugiati. Gli italiani hanno spalancato le porte e con quel senso di accoglienza che è l’orgoglio del nostro Paese».

La telefonata con il Papa

«Caro popolo italiano, oggi ho parlato con sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molto importanti» ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in videocollegamento con il Parlamento italiano che ha aggiunto: «Io ho risposto che il nostro popolo è diventato l’esercito» ricordando quanto l’Ucraina ha visto il «male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue».

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